UNA DONNA PERDUTA

Un tizio di cui non voglio parlare


Noi lo stiamo pagando. Lo stiamo pagando esattamente come se stipendiassimo un ladro cretino per farci svaligiare l’appartamento. Ma non voglio parlare di lui, mi ha stomacato e non voglio nemmeno parlare del suo degno compare di cui lascio due video in cui appare per quello che veramente è. Nel dicembre del 2007 (quando sono fallite le banche) è stato firmato il Trattato di Lisbona che sostituisce quello di Maastricht di soli pochi anni prima, con l’unica riserva della Lega perché riteneva che limitasse la sovranità nazionale. Un Trattato assolutamente ermetico e volutamente incomprensibile redatto anche con l’aiuto del prof. Amato che già questo dovrebbe farci tremare i polsi. Quello che appare chiaro è che con il Trattato di Lisbona ci siamo consegnati mani e piedi alla Commissione europea e che in virtù di tale Trattato abbiamo rinunciato alla nostra sovranità in materia di politica economica, di politica di difesa, di politica sociale e persino sulla pena di morte. Di fatto tale Trattato annulla la nostra Costituzione.L’ho detto e ripetuto, questo signore sta lavorando contro di noi e ci si sta mettendo d’impegno. E noi lo stiamo pagando perché ci faccia sprofondare ogni giorno di più in una crisi di cui non si vede la fine. Questo signore è presidente del gruppo europeo della Commissione Trilaterale che ha come scopo quello di facilitare la cooperazione per una crescente interdipendenza tra gli Stati. Il che tradotto significa che il vero obiettivo della Trilaterale è “di esercitare una pressione politica concertata sui governi delle nazioni industrializzate, per portarle a sottomettersi alla loro strategia globale”. La qual cosa la lega carnalmente alla Commissione europea. E conoscendo il “vangelo” a cui si ispira la Trilaterale che auspica un megagoverno mondiale che controlli cose e persone, un’oligarchia simile a un perfetto governo comunista, non meraviglia che un comunista doc come Napolitano l’abbia voluta. Folle di presunzione, il tizio di cui non voglio parlare sta perseguendo tale obiettivo. Ne deriva una generosità inconcepibile in favore di altri paesi, no, non di altri paesi ma delle banche di altri paesi. E non c’è una manovra, un atto, una decisione da lui presa in questi sette mesi che non sia finalizzata a risollevare le sorti di banche e finanziarie. Non c’è un soldo detratto o raccattato sia pure per combattere l’evasione e la mafia che sia stato speso per il nostro paese. Nigel Farage avrebbe detto: “Bon sangue, chi dà a questo imbecille il diritto di fare ciò al popolo italiano?!”