Ci dicono che è necessario eliminare il contante per combattere l’evasione e la mafia. Dobbiamo opporci. Intanto perché non è vero e lo ha dimostrato ampiamente il ministro Passera, indagato per un’evasione miliardaria a colpi di transazioni elettroniche quando era capintesta di Intesa e anche la banca anglo-americana HSBC è stata riconosciuta colpevole di aver trasformato gli sporchi 7 miliardi di dollari dei narcos messicani in profumati bit elettronici. Ci dicono che il contante è sporco, inquinante, pericoloso e scomodo. La proposta è partita dall’ex governo dei tecnici che era composto in gran parte, guarda caso, da gente di banca e siccome io non mi fido né dell’ex governo né delle banche a me questa proposta puzza di fregatura. Ormai siamo avvezzi alla manipolazione che si fa dell’opinione pubblica, usando pretesti per limitare la libertà delle persone, per valutare i loro gusti e la loro capacità di consumo. Lo abbiamo già visto nei dispositivi RFID che stanno invadendo i nostri mercati e, in alcuni casi, anche i nostri corpi. Lo abbiamo visto con l’obbligo del conto corrente e con la proposta all’uso della carta di credito per importi superiori a 50 euro. Non ci lasciamo infinocchiare. Ogni transazione fatta per il mezzo di carta di credito, bancomat, internet o telefonino si tradurrà in una traccia a disposizione di banche, compagnie telefoniche, assicurazioni, Stato e i suoi funzionari, i quali avranno tutti libero accesso alle nostre informazioni. E non solo loro, anche gli hacker saranno in grado di svuotarci il portafoglio elettronico in pochi clic. Non vedo finora alcun vantaggio per noi all’uso del denaro elettronico ma di contro ne vedo parecchi per le banche che guadagnano le provvigioni addebitate ai negozianti, le commissioni sui movimenti di conto corrente, gli interessi (fino al 24.9%) sulle carte di revolving, ecc. e inoltre costringono la gente a tenere i soldi sul conto corrente senza corrispondere alcun interesse. Ma la cosa peggiore è il controllo che tramite questo sistema il potere esercita su tutti. Sarà sufficiente toglierti il bit-denaro e tu diventi uno zombie, non potrai più niente, né mangiare, né viaggiare, né vivere. Del resto il “Contrasto all’uso del contante” è stato scritto nel decreto Salva Italia di Monti e oggi con Letta al governo è praticamente cosa fatta. Non ha forse detto il presidente dell’ABI che detto contrasto all’uso del contante è una battaglia di civiltà? E chi è il presidente dell’ABI? Non è per caso Giuseppe Mussari presidente del Monte dei Paschi di Siena, la banca dei comunisti che i compagni hanno mandato in rovina e che Monti ha salvato in tutti i modi? Prima esentandola dal pagamento degli interessi sui Tremonti Bond (1.9 miliardi di euro), poi con i 2 miliardi dei Monti bond e infine con i 4 miliardi dell’Imu degli italiani. Dunque: ABI=Mussari=MPS=PD=Letta, la convergenza d’interessi tra banche e partito mi sembra evidente e il contrasto all’uso del contante pure, con certa gente al governo.
Con...tante fregature
Ci dicono che è necessario eliminare il contante per combattere l’evasione e la mafia. Dobbiamo opporci. Intanto perché non è vero e lo ha dimostrato ampiamente il ministro Passera, indagato per un’evasione miliardaria a colpi di transazioni elettroniche quando era capintesta di Intesa e anche la banca anglo-americana HSBC è stata riconosciuta colpevole di aver trasformato gli sporchi 7 miliardi di dollari dei narcos messicani in profumati bit elettronici. Ci dicono che il contante è sporco, inquinante, pericoloso e scomodo. La proposta è partita dall’ex governo dei tecnici che era composto in gran parte, guarda caso, da gente di banca e siccome io non mi fido né dell’ex governo né delle banche a me questa proposta puzza di fregatura. Ormai siamo avvezzi alla manipolazione che si fa dell’opinione pubblica, usando pretesti per limitare la libertà delle persone, per valutare i loro gusti e la loro capacità di consumo. Lo abbiamo già visto nei dispositivi RFID che stanno invadendo i nostri mercati e, in alcuni casi, anche i nostri corpi. Lo abbiamo visto con l’obbligo del conto corrente e con la proposta all’uso della carta di credito per importi superiori a 50 euro. Non ci lasciamo infinocchiare. Ogni transazione fatta per il mezzo di carta di credito, bancomat, internet o telefonino si tradurrà in una traccia a disposizione di banche, compagnie telefoniche, assicurazioni, Stato e i suoi funzionari, i quali avranno tutti libero accesso alle nostre informazioni. E non solo loro, anche gli hacker saranno in grado di svuotarci il portafoglio elettronico in pochi clic. Non vedo finora alcun vantaggio per noi all’uso del denaro elettronico ma di contro ne vedo parecchi per le banche che guadagnano le provvigioni addebitate ai negozianti, le commissioni sui movimenti di conto corrente, gli interessi (fino al 24.9%) sulle carte di revolving, ecc. e inoltre costringono la gente a tenere i soldi sul conto corrente senza corrispondere alcun interesse. Ma la cosa peggiore è il controllo che tramite questo sistema il potere esercita su tutti. Sarà sufficiente toglierti il bit-denaro e tu diventi uno zombie, non potrai più niente, né mangiare, né viaggiare, né vivere. Del resto il “Contrasto all’uso del contante” è stato scritto nel decreto Salva Italia di Monti e oggi con Letta al governo è praticamente cosa fatta. Non ha forse detto il presidente dell’ABI che detto contrasto all’uso del contante è una battaglia di civiltà? E chi è il presidente dell’ABI? Non è per caso Giuseppe Mussari presidente del Monte dei Paschi di Siena, la banca dei comunisti che i compagni hanno mandato in rovina e che Monti ha salvato in tutti i modi? Prima esentandola dal pagamento degli interessi sui Tremonti Bond (1.9 miliardi di euro), poi con i 2 miliardi dei Monti bond e infine con i 4 miliardi dell’Imu degli italiani. Dunque: ABI=Mussari=MPS=PD=Letta, la convergenza d’interessi tra banche e partito mi sembra evidente e il contrasto all’uso del contante pure, con certa gente al governo.