UNA DONNA PERDUTA

Abbiamo lasciato la porta di casa aperta ...


Non esiste un popolo al mondo che non si identifichi con la terra entro i cui confini vive. A parte quello italiano. Oggi, chiunque entri in Italia, grazie allo ius soli e all’abrogazione del reato di clandestinità, sarà a tutti gli effetti italiano e, detto tra noi, non fa un grande affare. L’affare lo fanno i clandestini, gli zingari, i cinesi che lavorano e mandano i soldi a casa loro e quelli che non lavorano e si fanno mantenere dai quattro cretini che ancora restano entro i confini e pagano, o meglio, si lasciano derubare da uno Stato furfante che agevola le invasioni barbariche. E mentre gli italiani, quelli veri, vengono licenziati si assumono gli italiani falsi che costano meno. Ho sentito un imprenditore dire: “Con quello che mi costa un italiano io ci faccio lavorare cinque stranieri”.
E mentre gli italiani, quelli veri, perdono il lavoro e le case, si costruisce un villaggio extra lusso, con tanto di presidio medico, di ambulatorio pediatrico e supporto psico-sociale, di scuola e palestra a Mineo dove sono impegnati 130 operatori della Croce Rossa, dove si preparano 4000 (quattromila) pasti al giorno, dove si effettuano 200 prestazioni sanitarie e dove sostano 17 automezzi della CRI tra cui due ambulanze. Tutto a nostre spese, naturalmente.
Così come si è fatto a Torino, a Lucca e a Milano per gli zingari che si sono pure lamentati perché le case, ancorché dotate di aria condizionata e antenna parabolica, non erano sufficientemente grandi per i loro gusti di signori delle baracche. E non contenti, questi pezzenti inscenano grandi proteste a suon di sassate o, come quella a Roma, a bocche cucite che cucite non sono manco per niente. 
Qualcuno fra quelli che apprezzano questo governo di buffoni incompetenti, mi spieghi con quale diritto si mettono a disposizione i NOSTRI sudati soldi per gente che non solo non ha mai fatto niente per noi, ma non passa giorno che non ci aiuti a sprofondare in una melma puzzolente di degrado ambientale, di malattie contagiose, di delinquenza varia, di ignoranza primordiale e al contempo si abbandonano al loro destino milioni di italiani bisognosi. Perché? PERCHE’? Questi vassalli di potenze oscure non hanno ravvisato alcun segno quando il corvo nero ha ghermito la colomba del Papa, domenica all’Angelus? Non hanno visto la colomba della pace, dell’innocenza, della libertà buttata dal Papa tra i rostri di quell’orribile corvo, nero come le potenze del male che si stanno abbattendo su di noi?
 E il male più grande è la tolleranza verso chi sta distruggendo la nostra identità, verso quelli che si chiameranno italiani ma non conoscono la nostra storia e non sanno apprezzare la grandezza degli italiani del passato, degli eroi, dei santi, dei poeti, degli artisti, dei navigatori, dei pensatori. Sì, proprio come fece scrivere Mussolini sul Palazzo della Civiltà Italiana, gioiello ormai svenduto al corvo nero francese Bernard Arnault che controlla anche Bulgari,Fendi, Pasticcerie Cova, Pucci. Quello che sta accadendo da noi è il frutto di una società che ha perso la memoria di se stessa. E i grillini organizzano un referendum-farsa e decidono che gli italiani vogliono abolire il reato di clandestinità. Ma chi ci crede detto da uno presente sul Britannia nel 1992 mentre si smantellava l’Italia e giullare di corte dei poteri forti e degli Illuminati del progetto Dignity, come ci racconta Leo Zagami? Prendiamo coscienza che l’apertura indiscriminata delle frontiere porterà danni incalcolabili non solo in termini economici, ma anche sociali, ambientali, culturali,religiosi e di sicurezza che potrebbe anche sfociare in uno scontro feroce tra morti di fame: da una parte gli italiani che difendono la loro terra e i loro diritti e dall'altra gli stranieri che rubano o pretendono di essere mantenuti a vita. Ma forse è proprio questo quello che vogliono …