UNA DONNA PERDUTA

Astana = Satana?


In mezzo alla steppa semidesertica del Kazakhstan, tra i ruggiti del vento siberiano, è sorta nel 1997 la nuova capitale che - fredda come i coglioni di un orso polare - può raggiungere una temperatura invernale proibitiva di -35°. Con un grande sforzo di immaginazione questa capitale è stata chiamata Astana, nome che significa appunto “capitale”, ma che, anagrammato, si traduce con “Satana”. Astana è una città futuristica con palazzoni di marmo e cristallo, archi, fontane, obelischi, torri e grattacieli pazzi, ondulati come miraggi nel deserto, attraversata da strade d’oro e d’argento e dove scorre l’Ishim, un fiume di latte e ambrosia. C’è un tendone enorme con dentro un fiume navigabile, un centro commerciale, le terme, un parco, un minigolf e una spiaggia, con una temperatura costante di 20° per tutto l’anno: in pratica, una primavera sotto vuoto spinto.
In questa capitale da sogno, che farebbe impallidire Roy Batty (“Ho visto cose che voi umani …”), si erge la Piramide della Pace e della Concordia che è divisa in tre parti: la parte in basso, buia e cavernosa, ospita un teatro; la parte intermedia é dominata da un enorme tavolo “solare” per le riunioni degli esponenti delle maggiori religioni e in cima alla piramide, nell’ambiente più inondato di luce, si riunisce l’élite mondiale. Da complottista verace io ci vedo la rappresentazione piramidale degli Illuminati con il popolo in basso, al buio, distratto dall’intrattenimento, con una forza intermedia religiosa e politica che governa il popolo e una élite illuminata che sovrasta tutti. Alla faccia della Pace e della Concordia!
 Per i cospirazionisti, Astana è la capitale degli Illuminati e, considerati i miliardi e miliardi di dollari che sono stati spesi per la sua costruzione, sembrerebbe proprio così anche se il Kazakistan è un paese ricchissimo di suo. Possiede infatti grano, petrolio e gas, uranio, cromo, zinco, piombo, manganese, rame ed è tra i primi dieci paesi per riserve di oro, acciaio, carbone … e diamanti, che non guastano mai. E’ anche un paese molto potente, basti ricordare quando 50 poliziotti (50!) arrestarono la Shalabayeva, la caricarono su un volo privato e la rispedirono in Kazakistan senza neanche informare il nostro governo. Come se fosse casa loro. E del resto, se non fosse uno Stato che conta, il nostro Salvatore dei prosciutti, alias El Bananeiro Stracco, Monti, non si sarebbe recato in quel paese il 2 aprile del 2013. A far cosa non si è mai saputo, nonostante a quel paese ce lo abbiano mandato in tanti. Sebbene le costruzioni di Astana siano infarcite di simboli massonici che fanno sospettare  che sia davvero la città degli Illuminati, come lo stadio con “l’occhio che tutto vede”,
come i due pilastri d’oro che rappresentano i pilastri della massoneria Jachin e Boaz, come il palazzo presidenziale uguale a quello di Washington e quantunque il Presidente del Kazakistan, Nazarbayev, sia sospettato di essere lui stesso un massone, appare improbabile che la capitale kazaka sia la città degli Illuminati in quanto il Kazakistan, nell’attuale conflitto mondiale economico (ma anche armato), si posiziona tra i BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica) in contrapposizione ai paesi della NATO (UE, USA, Canada, Giappone, Australia) dove allignano gli Illuminati più spenti e pure più stronzi (e quando ce vo’, ce vo’)