CHIUSO PER LUTTOE' morto il popolo italiano(1861-2014)Gli italiani meritano di essere strangolati dall'euro e dai vari trattati capestro fino all'ultimo merdoso centesimo.Meritano di essere rapinati, ricattati e violentati da un'italia (la voglio scrivere in minuscolo) ideata da coloro che hanno creato una società priva di identità, che si regge sui pilastri di una potenza economico-finanziaria che soffoca nella maniera più subdola e brutale qualsiasi regime cosiddetto "democratico"Dinanzi a ciò gli italiani si meritano le piaghe dovute ad un astuto piano preconfezionato di distruzione economica, facendosi beffa di una massa stupida e ignorante che ama farsi urinare addosso sentendosi dire che piove.Non speravo in chissà quale movimento, ma dinanzi a cifre simili non ci sono parole per descrivere la rabbia, lo schifo e lo sconforto nel sapere di dover condividere il suolo di una nazione popolata da gente simile. Ennesima conferma che gli italiani non sono e non saranno mai un popolo. La paradossale degenerazione di un processo distruttivo accompagnato dalle vittime stesse. Saranno sempre una massa cieca e sottomessa, sempre pronta a lamentarsi per poi stendere il tappeto rosso a coloro che vogliono il male delle persone. (Comunisti, dove?)
Chiuso per lutto
CHIUSO PER LUTTOE' morto il popolo italiano(1861-2014)Gli italiani meritano di essere strangolati dall'euro e dai vari trattati capestro fino all'ultimo merdoso centesimo.Meritano di essere rapinati, ricattati e violentati da un'italia (la voglio scrivere in minuscolo) ideata da coloro che hanno creato una società priva di identità, che si regge sui pilastri di una potenza economico-finanziaria che soffoca nella maniera più subdola e brutale qualsiasi regime cosiddetto "democratico"Dinanzi a ciò gli italiani si meritano le piaghe dovute ad un astuto piano preconfezionato di distruzione economica, facendosi beffa di una massa stupida e ignorante che ama farsi urinare addosso sentendosi dire che piove.Non speravo in chissà quale movimento, ma dinanzi a cifre simili non ci sono parole per descrivere la rabbia, lo schifo e lo sconforto nel sapere di dover condividere il suolo di una nazione popolata da gente simile. Ennesima conferma che gli italiani non sono e non saranno mai un popolo. La paradossale degenerazione di un processo distruttivo accompagnato dalle vittime stesse. Saranno sempre una massa cieca e sottomessa, sempre pronta a lamentarsi per poi stendere il tappeto rosso a coloro che vogliono il male delle persone. (Comunisti, dove?)