UNA DONNA PERDUTA

Chi di speranza vive, disperato muore


Ormai sappiamo tutto. Sappiamo chi, come e perché. Sappiamo del genocidio in atto del popolo italiano, di una nazione ricca che si sta trasformando in un paese del Terzo mondo, di Roma caput mundi che sarà a breve caput Islami, di un popolo sotto dittatura comunista senza il dottor Zivago. Le notizie che filtrano dai pochi giornali non allineati ce lo dicono e seppure non ce lo dicessero ce ne accorgeremmo guardando i nostri negozi che vendono prodotti d’eccellenza costretti a chiudere, mentre prosperano quelli cinesi che vendono schifezze e non pagano tasse e già questa palese discriminazione dimostra la volontà di affossare la nostra economia a favore di quella altrui. I lavoratori vengono licenziati ogni giorno e al loro posto si assumono stranieri dequalificati, che nemmeno conoscono la lingua, abbassando il costo del lavoro e anche questo fa ipotizzare una volontà precisa di sprofondare il popolo in una povertà crescente e diffusa. Negli ospedali neanche ti curano più almeno in quelli del Sud, preferendo dare la precedenza agli appestati di mezzo mondo, cosi' come si dà la preferenza nelle scuole ai figli di immigrati.
Nei trasporti pubblici noi paghiamo il doppio per permettere a zingari e clandestini di viaggiare gratis. Giusto, no? Noi paghiamo per niente e gli stranieri godono. Gli assassini, i ladri, gli spacciatori e gli stupratori sono liberi di vagare a piede libero in lungo e in largo per tutto il territorio. Ci basta girare in una qualsiasi città per vedere bande di parassiti in piazza Caricamento a Genova, a piazza Navona a Roma, alla stazione di Milano, all’obitorio dell’ospedale di Macerata o davanti agli asili di Treviso e sentire la puzza del degrado che senza eccezioni si trascinano dietro. 
In Vaticano hanno fatto la stessa cosa: hanno spodestato un Papa non abbastanza allineato e lo hanno sostituito con uno che si dichiara fratello dei musulmani, dei froci e dei clandestini, in un sanguinoso insulto alla morale e al senso religioso comune. E nel frattempo i musulmani, con le spalle coperte dalle potenze americana, vaticana, europea e araba minacciano di conquistare Roma, capitale della cristianità, e di arrivare finalmente là dove tentano di arrivare da secoli senza riuscirci: al dominio dell’Occidente. Ma fossero loro gli utili idioti (insieme ai comunisti) che permetteranno agli illuminati-masso-sionisti di sviluppare la tecnica manipolatoria del “problema-reazione-soluzione”, già collaudata l’11 settembre? Sappiamo che le sinistre, le banche, le multinazionali, la Germania, l’Europa e gli Stati Uniti hanno decretato la nostra fine economica e con essa la nostra dignità, libertà e integrità. Sappiamo pure che siamo soli, che nessun condottiero sul cavallo bianco con il cimiero chiomato al tricolore verrà mai a guidarci. Sappiamo che siamo sempre più poveri e che gli F35, i 10 cannoni semoventi, i 16 elicotteri da supporto logistico, i 4 sommergibili e i 2 Gulfstream che abbiamo comprato alla faccia della crisi non ci aiuteranno e che i miliardi spesi serviranno solo per le guerre che gli Stati Uniti&Co. vorranno scatenare per conquistare altri spazi e altri mondi e chissenefrega se il popolo chiede pane e le brioche neanche se le ricorda più. Tutto questo lo sappiamo, eppure viviamo di speranza, e la speranza è un paravento che serve a chi si riposa in attesa che altri facciano quello che loro non hanno il coraggio di fare. Ma John Wayne è morto e il Settimo Cavalleggeri è stato sterminato, questa volta i “nostri” non arriveranno. Sappiamo tutto questo, ma lo sappiamo che a vivere di speranze e di chimere finiremo come i 6 milioni di ebrei morti in soluzione finale, senza uno sputo di rivolta, come docili vitelli trascinati al mattatoio?