UNA DONNA PERDUTA

I cinque punti di Salvini


Mentre la Kyenge, nella sua visione di cosa debbano essere la democrazia e la volontà del popolo, si affanna a voler vietare per LEGGE che la Lega si presenti alle elezioni, ecco qua in cinque punti il programma di Matteo Salvini qualora fosse il premier di questa sgangheratissima Italia. Immaginiamo che domani Matteo Salvini diventi presidente del Consiglio. Quali sarebbero le sue cinque priorità? "Primo: via gli studi di settore. Altro che Jobs Act, gli studi di settore rischiano di far chiudere al 31 dicembre migliaia di imprese". Il secondo punto? "Via la legge Fornero, anche se lì per fortuna, grazie alla Lega, c'è il referendum che in primavera dovranno far votare". Terza priorità? "Vado a Bruxelles e gli dico: noi siamo l'Italia, ci siamo rotti i coglioni dei vincoli europei. O ci fate lavorare e spendere i nostri soldi oppure vi salutiamo e ce ne andiamo". Quarto punto? "Sospendo domani mattina Mare Nostrum, i militari fanno i militari e difendono i confini. E non vanno a fare i vice-scafisti". Quinta priorità? "Sul modello francese gli asili nido gratuiti. Costo per lo Stato 300 milioni di euro, meno del bonus bebè acchiappavoti che andrà soprattutto agli immigrati". Ok. Ha visto che Berlusconi è tornato a parlare con Renzi? Dialogano sulle riforme... "Con Renzi non si dialoga. E' pericoloso, dietro il suo sorriso ci sono le banche, le multinazionali e la peggiore Europa". Come va il progetto della Lega al Centro-Sud? "E' una valanga, tanto che dovremo attrezzarci per star dietro a tutti". Il nome? "Ci arriviamo. E' l'ultimo dei problemi". Lei è pronto a candidarsi alle primarie per correre per Palazzo Chigi? "Io sono uno dei tanti. Se servo ci sono, perché le scelte economiche e culturali del governo Renzi sono devastanti. L'altra volta molta gente ha votato Renzi perché non c'era l'alternativa e non per entusiasmo, ora l'alternativa c'è, con una faccia e un programma. E quindi cominciamo a marcarlo a uomo". Si sente l'anti-Renzi? "No, io non sono anti nessuno. Non mi piacciono gli anti. Io faccio una proposta per, non mi interessa andare contro Renzi. Faccio una proposta per un'Italia completamente diversa". (Affari Italiani)
Ecco chi sono gli italiani che vogliono l'invasione dei clandestini e chiedono che non venga interrotta l'operazione Mare Nostrum, sostenendo che l'Italia non deve sottrarsi "alla responsabilità di salvare vite umane". Si tratta di: Acli, Arci, Asgi, Casa dei diritti sociali-focus, Caritas italiana, Centro Astalli, Cgil, Cnca, Comunità di s.Egidio, Emmaus Italia, Federazione delle chiese evangeliche in Italia, Fondazione migrantes, Giù le frontiere, Libera, Razzismo brutta storia, Rete G2, Rete primo marzo, Save the children Italia, Sei Ugl, Terra del fuoco, Uil.Queste sigle, dell'area catto-comunista e buonista, hanno sottoscritto un appello e lo presenteranno in una conferenza stampa che si terrà venerdì alle 11, a Roma. (Magdi Cristiano Allam)