UNA DONNA PERDUTA

Via IMU e via Tasi. Peccato pero' che ...


LE CAVOLATE DI RENZI E DEI GOVERNI BANCARI: Via IMU e TASI dal 2016. Ma nel 2016 entrerà in vigore il Pareggio di Bilancio quindi quei soldi si dovranno sborsare comunque e agli stessi andranno aggiunti soldi per il rientro graduale del rapporto tra Debito Pubblico e PIL al 60%. Per gli ignoranti ( che ignorano cosa voglia dire tale soglia del 60% ) spieghiamo che per per far scendere il debito pubblico dal 137% al 60% del PIL si dovranno fare drastici tagli alla spesa pubblica ( quindi meno servizi pubblici ) e rientro di soldi alle banche detentrici di titoli di stato. Rientro che avverrà con il prelievo fiscale. Se considerate che tutta la massa monetaria che fa girare l'economia è emessa a debito, portare il rapporto al 60% vuol dire far girare meno soldi e quindi strozzare l'intera economia. Lo Stato sarà costretto a far gestire i servizi di interesse pubblico da multinazionali private perchè i privati potranno indebitarsi (a discrezione di chi gli presta i soldi e su specifici business plan) ma lo Stato no. Non resta altro che pregarvi la salute, sia fisica che economica perchè se vi ammalerete (anche gravemente) o dovrete pagare la tassazione elevata per il rientro del debito,dovrete avere una cospicua base finanziaria di risparmi per poter guarire o vivere il più possibile. Se non avete soldi per curarvi e pagare le tasse lo Stato vi viene incontro consentendovi di ipotecare la casa in cambio di un vitalizio o di un prestito. E' stato tutto previsto nella L.44 del 2 aprile 2015 che è entrata in vigore il 6 maggio scorso. Ma che bravi elettori che abbiamo. Fossero meno ignoranti ed asserviti sarebbe veramente un Bel Paese. P.S.: ovviamente siccome lo stato non può spendere, le pensioni non potranno aumentare ma di contro non si possono tagliare neanche quelle "ricche" perchè i diritti acquisiti non si toccano, come ha sancito la Corte Costituzionale. Diritti per pochi, ma non per voi pensionati che vi siete visti sottrarre soldi e state aspettando che ve li restituiscano.(Antonio Pocobello)