UNA DONNA PERDUTA

Conta chinte


Lei contava. Contava proprio tutto : quanti uccellini le volavano sulla testa, quante stelle si vedevano nel firmamento, quanti amanti le erano passati sopra (ma li’ sbagliava sempre il conto), quanti gnocchi erano nel piatto, quante righe aveva quella camicia, quanti secondi durava la sua pipi’, quante lettere formavano quella parola e quante parole c’erano in quella frase, quanti giorni mancavano alla sua morte e quanto amore era andato sprecato. Contava le nuvole nel cielo e le foglie degli alberi, la sabbia del deserto e i fiocchi di neve, le gocce del mare, le formiche del suo giardino e i petali dei fiori. Contava i silenzi e i battiti del cuore. Contava i suoi sogni e i pensieri del passato. Contava gli angeli e i demoni. Insomma, tutto. Lei credeva di contare tanto, ma qualcuno un giorno le disse che non contava niente e cosi’ smise di contare e si addormento’.