UNA DONNA PERDUTA

L'aémata nemica


Vogliamo parlare di televisione?  Vogliamo parlare dei modelli che la tv nostrana ci propina dalla mattina alla sera senza respiro? Prendi una smutandata qualsiasi: Belen Rodriguez. Una ragazzotta né bella né brutta, con le tette rifatte come l’80%  delle tante donnine che passano e trapassano nei nostri schermi, con un sorriso cavallino e gli occhi da nefritica, il corpo come un tronco d’albero e un linguaggio da calciatore argentino. Una sgallettata che non sa cantare, non sa ballare, non sa parlare come le tante che ingolfano la nostra tv a cominciare da Raffaella Carrà primogenita di quel filone di donnette che più che le telefoniste non dovrebbero fare. Quelle, per intenderci, che uno le guarda e immediatamente pensa “Ma a chi l’avrà data?”.  Cambiamo canale e diamo un’occhiata ai talk show, ai cosiddetti “programmi di approfondimento” … C’è un programma su Rai2 il giorno alle 14.00 che tratta un argomento di politica e di attualità con una decina di ospiti in genere avveduti e competenti che ci delizierebbero con le loro opinioni se solo la cretina che conduce il programma li lasciasse parlare. Non conosco il suo nome, ma è facilmente riconoscibile dalla voce da adenoidi ingrossate, dal petto flaccido scoperto al limite della decenza e dalle gambe a fiasco di vino accavallate sopra uno sgabello nell’emulazione irraggiungibile di ben altre gambe. Ed è assolutamente irritante la sua maniera di togliere la parola di bocca agli ospiti o di parlare sopra a chi sta già parlando in un duetto cacofonico e assolutamente incomprensibile. C’è poi “Anno zero” condotto da uno zoticone per assoluti meriti di partito e senza la competenza e l’equi!ibrio che un programma come quello richiederebbe. Allora è meglio “Ballaro’” che pur non rispettando le mie idee politiche è più guardabile in quanto scorre su binari più decenti. Forse è meglio limitarsi all’ascolto di un telegiornale ma sconsiglio fortemente quello di Rete4 che tra Emilio Fede che dà fuori da matto con il suo staff incolpandolo spesso dei suoi stessi errori e quella caprina donna à marché aux puces che non sa leggere, taglia le frasi e allunga all’infinito le “a” chissà perché,  allora preferisco il telegiornale regionale di Rai3 che, nonostante le fesserie che c’imbobina, almeno è letto qualche volta da Fidel Mbanga Bauna, congolese, uomo ironico e intelligente, seppure naufragato nella S.S. Lazio, e con una conoscenza della lingua italiana di gran lunga superiore a quella di tanti italiani. Avrei voluto finirla qui, ma all’improvviso come una stilettata al pancreas con relativo sbocco di bile mi è venuto in mente Pippe Baude. Ma sono cinquant’anni che quell’illetterato, stupido, presuntuoso imperversa sui nostri schermi! E non se ne può più! E io pago ….