UNA DONNA PERDUTA

Siamo tutti disonesti?


Alzi la mano chi non si é mai portato via l’asciugamano o l’accappatoio da un albergo o il posacenere dal ristorante. Si palesi colui che non ha mai parcheggiato nel posto riservato agli invalidi o non ha invaso la corsia di emergenza in autostrada, o non ha parcheggiato “solo per un attimo” in doppia fila.  Si manifesti chi ha resistito a un bel frutto maturo in campo aperto, o chi come me gira con le cesoie per recidere i fiori che sporgono fuori dei giardini. Nel mio ufficio c’era chi si fregava persino i rotoli di carta igienica, per non dire della cancelleria fino ad arrivare ai computer. Pensiamo a tutti i negozianti che non danno lo scontrino fiscale o ai medici che rifiutano di rilasciare regolare fattura e, se insisti, non ti ricevono più. Non parliamo poi di tutti quei privati o società che addebitano allo Stato le spesucce di casa come i gioielli dei giornalisti Rai,  o le case di cura convenzionate che chiedono all’azienda sanitaria nazionale un prezzo doppio o triplo rispetto a quello che chiedono ai ricoverati privatamente. O i ricoverati che si fanno curare gratuitamente dalla ASL e poi chiedono alle loro società di assicurazione il rimborso di quello che non hanno speso. Sciocchezzuole, cosette da niente, non come i latrocini e le ruberie legalizzate delle banche, di certe istituzioni, delle assicurazioni, che danno però la dimensione di quanto poco rispetto riserviamo alle cose che non ci appartengono e ai loro legittimi proprietari e soprattutto di quanta disonestà c’è in tutti noi. Del resto cosa possiamo aspettarci dai cittadini di un paese dove un giudice sentenzia che un uomo drogato, ubriaco, senza la patente perché gli era stata già ritirata, che passa con il rosso e ammazza due giovani  e scappa senza prestare soccorso nascondendo poi se stesso e la macchina, ha commesso un omicidio colposo? Omicidio colposo? Ma come “colposo”? Quell’assassino è uscito di casa con un’arma carica e in testa il ritornello “’ndo’ cojo cojo”!!!