Cristoforo Colombo credette di essere approdato nelle Indie quando sbarco’ nelle Americhe passando attraverso una strada nuova dato che la vecchia era onerata dai pedaggi dei portoghesi. Ora è risaputo che chi lascia la strada vecchia per quella nuova sa quel che lascia ma non sa quel che trova e il povero Colombo si sconforto’ moltissimo per la delusione di aver scoperto solo le Americhe, al punto che stava quasi per ricoprirle quando si accorse delle ricchezze che questo continente offriva. Iniziarono cosi’ gli scambi tra i due mondi: il Vecchio Mondo esporto’ morte, pestilenze, schiavitù, gesuiti, specchietti e perline e ricevette in cambio terre fertili, oro, manodopera gratuita e una gran quantità di prodotti meravigliosi come le patate, il cacao, i pomodori, il tabacco, melanzane e soprattutto il PEPERONCINO!!!!! Nel Nuovo Mondo Colombo trovo’ qualcosa di simile al pepe all’epoca tanto prezioso da essere usato in sostituzione della moneta corrente. Si trattava del peperoncino, una pianta capace di crescere dappertutto, che richiedeva poche cure, adattissima ad essere coltivata nei paesi del Mediterraneo e che in poco tempo divenne il pepe dei poveri. Si diffuse quasi subito come “alimento medicinale”. Ancora ai nostri giorni il peperoncino piccante è largamente utilizzato nella medicina tradizionale indiana ed è accettato dalla medicina ufficiale, tant’è che il capsicum in esso contenuto rientra nella composizione di molti medicinali. Il peperoncino contiene tra l’altro valori di vitamine A, B e C più alti di qualsiasi altra verdura.
Il Peperoncino
Cristoforo Colombo credette di essere approdato nelle Indie quando sbarco’ nelle Americhe passando attraverso una strada nuova dato che la vecchia era onerata dai pedaggi dei portoghesi. Ora è risaputo che chi lascia la strada vecchia per quella nuova sa quel che lascia ma non sa quel che trova e il povero Colombo si sconforto’ moltissimo per la delusione di aver scoperto solo le Americhe, al punto che stava quasi per ricoprirle quando si accorse delle ricchezze che questo continente offriva. Iniziarono cosi’ gli scambi tra i due mondi: il Vecchio Mondo esporto’ morte, pestilenze, schiavitù, gesuiti, specchietti e perline e ricevette in cambio terre fertili, oro, manodopera gratuita e una gran quantità di prodotti meravigliosi come le patate, il cacao, i pomodori, il tabacco, melanzane e soprattutto il PEPERONCINO!!!!! Nel Nuovo Mondo Colombo trovo’ qualcosa di simile al pepe all’epoca tanto prezioso da essere usato in sostituzione della moneta corrente. Si trattava del peperoncino, una pianta capace di crescere dappertutto, che richiedeva poche cure, adattissima ad essere coltivata nei paesi del Mediterraneo e che in poco tempo divenne il pepe dei poveri. Si diffuse quasi subito come “alimento medicinale”. Ancora ai nostri giorni il peperoncino piccante è largamente utilizzato nella medicina tradizionale indiana ed è accettato dalla medicina ufficiale, tant’è che il capsicum in esso contenuto rientra nella composizione di molti medicinali. Il peperoncino contiene tra l’altro valori di vitamine A, B e C più alti di qualsiasi altra verdura.
