da una mia recente amicizia blogghistica con l'autorevole critico d'arte
FeliceDellaGnocca nasce l'odierna cazzata.fate conto sia malata, daltronde questa stagione di merda non aiuta le mie, già per altro provate, facolta mentali. tant'è....era il 1907 quando Gustav Klimnt (gustav....) affrontava il tema della mitologia greca antica raffigurando Danae, figlia di Re Acrisio di Argo e di Euricide, madre di Perseo che ebbe da Zeus il quale la fecondò...bada sti dei, trasformandosi in pioggia d'oro...m m m .l'artista rappresenta la donna rannicchiata, avvolta su se stessa, il corpo abbandonato, il volto contornato da una chioma vermiglia, dormiente e trasognante, di chi sta fra le braccia di morfeo godendo dell'amplesso ahimè mancato. Danae diviene così una fanciulla persa nel sonno, in balia dei suoi istinti sessuali negati da un dio troppo preso a sperimentare nuove e avveniristiche pratiche sessuali.Come dire...nell'era del sesso virtuale...non abbiam inventato niente di nuovo. Gnocche senza pisello siamo...gnocche senza pisello eravamo.Liberamente ispirata da quella gran cosa che è wikipedia.org...asmo
