Il blog della Vale

ci sono poco...ma ci sono


Ho capito che non puoi sempre vincere la noia e che nessuno nasce segnato, predestinato, ma ciascuno deve tracciare la propria strada.Ognuno può fare qualcosa, purché lo faccia.L’inedia e la rassegnazione sono complici della noia e dell’ignoranza.Ho capito che camminare sempre con la testa bassa aiuta a vedere la strada, ma non a vedere dove si sta andando.Ho capito che ogni legame non dura se non nasce libero, così come ogni mente non è viva se non è libera dalle gabbie, dalle tradizioni, da quello che dicono gli altri, dalle mille regole senza senso, accettate solo per abitudine o per tradizione.Ho capito che si progredisce solo mettendo sempre in discussione tutto, a partire da se stessi.Le certezze le hanno gli stupidi e gli appagati; e l’appagamento è sempre il primo sintomo di stanchezza, stanchezza di vivere, di vivere davvero, di costruire, di produrre, di crescere.Ho capito che ognuno porta dentro di sé il prezzo che dovrà pagare per quello che fa, qualunque cosa faccia o non faccia, dica o non dica.Ogni scelta è una rinuncia e ogni scelta implica coerenza, ma la coerenza spesso limita la libertà di sbagliare.Un po’ d’incoerenza ampia le possibilità, a volte.Ho capito anche che ho capito tutto questo confrontandomi con chi è diverso da me, con altre isole, altre idee, altri valori.mi sarebbe davvero tanto piaciuto averlo scritto io, ma l'ho solo letto in questo libro "Nevica sull'isola di Baro" di Corrado Sobrero.