Negli angoli di casa

Uno sguardo indietro (e una risata)


Nonostante viviamo insieme, io e T. spesso ci comunichiamo le cose via Facebook o mail. Questo, ovviamente, nei momenti in cui non siamo entrambi seduti in sala ognuno davanti al suo PC. Poco fa mi sono ricordata di un suo impegno (nonostante cerchi di evitarlo, non riesco a fare a meno di fargli da segretaria e se avessi io la poca attenzione che ha lui nei confronti del mondo sarei probabilmente sola come un cane. ma questa è un'altra storia). Così gli ho spedito un promemoria e per quella curiosa organizzazione dei messaggi di FB mi sono ritrovata su una pagina con tutti i messaggi scambiati tra noi dal 2008.E ho trovato questo:you really cannot imagine how disappointed i am. you are a great person and i feel good with you, and we have a great time together, and i ask myself more and more often why the f* i don't feel that special spark that could make everything even better. maybe it's just because you're not a rotten bastard.Che pressapoco suona come (ah, se avessi in inglese la verve corpolalica che ho in italiano!):non ti puoi rendere conto di quanto mi roda il culo. sei una splendida persona e sto bene con te e stiamo alla grande quando stiamo insieme e mi chiedo sempre più spesso per quale cazzo di motivo non senta quella scintilla speciale che potrebbe rendere il tutto ancora migliore. forse è solo perché non sei un fottuto bastardo.Ecco. Da qui la risata. Ma forte. Perché a quel tempo mi piacevano i fottuti bastardi, è vero. Mi piaceva in qualche modo confermare l'idea che fossi una persona da poco, che fosse giusto e meritato venire mollata in un bar ad aspettare, venire messa a tacere di fronte al calciomercato, venire scaricata negli intervalli tra il quotidiano pellegrinaggio alla terapia intensiva, venire umiliata di fronte agli amici, schernita dietro le spalle o semplicemente caricata di colpe non mie.Che tempo brutto, che è stato. E che fatica enorme che c'è voluta. E pure quanti soldi!!!Ma alla fine anche una abituata agli inganni viene conquistata dalla luce, dalla sincerità, dalla franchezza (donna Camèl, se leggi non ridere!) e così "that special spark", quella scintilla speciale, non solo s'è accesa, ma ha continuato a brillare e a fare luce in tanti angoli oscuri, a fare pulizia in tanti cantucci, e forse non dovrei dirlo troppo in giro, perché l'altroieri sono andata dalla dentista per un fastidiuccio e ieri mi sono svegliata con mezza faccia da obesa sui 150 kg e l'altra mezza da me ora, con quei quattro-cinque da buttare giù ma sempre con la guancia un po' infossata per via dello zigomo pronunciato di eredità paterna. e a parte il dolore e lo stato di deliquio in cui sono caduta ieri pomeriggio e che si è prolungato fino a stamattina, oggi di ritorno dal controllo (sì mi sto sgonfiando, la mia metà faccia sinistra ha l'aspetto della donna sull'ottantina, di kg, dico) ho pure beccato la controllora sull'autobus e mi sono presa una bella multa di 6mila fiorini perché la macchinetta alla fermata era rotta e non avevo potuto comprare il biglietto. ecco, forse non dovrei dirlo troppo in giro che sono felice, ma in fondo chissenefrega, io lo dico lo stesso.