E inizia così la giornata, in sordina, cercando di far poco rumore, e soffermandosi a pulire il lavandino, con i capelli che vanno dove piace a loro e io li lascio fare. E inizia con la moka sul fuoco e senza pulsanti da premere per avere la dose. Inizia con lo scatto del tostapane e lo scricchiolio del coltello che spande la margarina. Siamo al nord, signori miei, e qui fa freddo, bisogna assumere calorie, specie quando le si brucia. E inizia seduta in cucina con una marlboro da 12,5 centesimi tra le labbra, e la rituale accensione del pc.Non è cambiato molto, si direbbe, faccio sempre noiose revisioni di prodotti per automazione industriale, e nelle orecchie ho sempre i 24, che mi mettono allegria, mi fanno sorridere e saltellare sulla sedia, anche quando li ascolto in cuffia perché non è detto che i gusti siano condivisi.La cosa che mi lega ai 24 grana è piuttosto semplice: le loro canzoni sono l'icona degli ultimi tre anni. Che a guardarmi indietro mi sembrano come una traversata oceanica perigliosa e sfiancante, tra tempeste feroci e bonacce snervanti. E adesso?Adesso mi sembra di essere arrivata in un porto sicuro, dove posso ormeggiare e lasciarmi dondolare un po', senza paura che un'ondata mi sfracelli, senza il timore che si strappino le cime d'ormeggio e mi ritrovi in mare aperto da sola e senza bussola.Adesso mi sembra di star colmando quel buco che era lì da un sacco di tempo, di aver percorso quel ponte che non avevo la forza di iniziare ad attraversare. Adesso mi sento una nave pirata con una ciurma affiatata pronta a riparare le falle, a riverniciare le fiancate, a ricucire le vele ancora buone, a cambiare quelle per cui non vale la pena faticare, e a issare una nuova bandiera. Mi sento il capitano e il pappagallo, mi sento il cuoco e il mozzo e la vedetta, e aiuto e mi faccio aiutare a preparare un vascello fantasma, pronto a solcare tutti i mari senza schiavi costretti a remare.Adesso mi sembra che fosse esattamente qui ed ora che dovevo arrivare, per poter riprendere il largo verso un orizzonte ancora più lontano.Ma per ora, dondolare, riposare, con un pennacchio di fumo e un buon odore dalla cambusa.
E' comme s'i' fosse 'na guagliona...
E inizia così la giornata, in sordina, cercando di far poco rumore, e soffermandosi a pulire il lavandino, con i capelli che vanno dove piace a loro e io li lascio fare. E inizia con la moka sul fuoco e senza pulsanti da premere per avere la dose. Inizia con lo scatto del tostapane e lo scricchiolio del coltello che spande la margarina. Siamo al nord, signori miei, e qui fa freddo, bisogna assumere calorie, specie quando le si brucia. E inizia seduta in cucina con una marlboro da 12,5 centesimi tra le labbra, e la rituale accensione del pc.Non è cambiato molto, si direbbe, faccio sempre noiose revisioni di prodotti per automazione industriale, e nelle orecchie ho sempre i 24, che mi mettono allegria, mi fanno sorridere e saltellare sulla sedia, anche quando li ascolto in cuffia perché non è detto che i gusti siano condivisi.La cosa che mi lega ai 24 grana è piuttosto semplice: le loro canzoni sono l'icona degli ultimi tre anni. Che a guardarmi indietro mi sembrano come una traversata oceanica perigliosa e sfiancante, tra tempeste feroci e bonacce snervanti. E adesso?Adesso mi sembra di essere arrivata in un porto sicuro, dove posso ormeggiare e lasciarmi dondolare un po', senza paura che un'ondata mi sfracelli, senza il timore che si strappino le cime d'ormeggio e mi ritrovi in mare aperto da sola e senza bussola.Adesso mi sembra di star colmando quel buco che era lì da un sacco di tempo, di aver percorso quel ponte che non avevo la forza di iniziare ad attraversare. Adesso mi sento una nave pirata con una ciurma affiatata pronta a riparare le falle, a riverniciare le fiancate, a ricucire le vele ancora buone, a cambiare quelle per cui non vale la pena faticare, e a issare una nuova bandiera. Mi sento il capitano e il pappagallo, mi sento il cuoco e il mozzo e la vedetta, e aiuto e mi faccio aiutare a preparare un vascello fantasma, pronto a solcare tutti i mari senza schiavi costretti a remare.Adesso mi sembra che fosse esattamente qui ed ora che dovevo arrivare, per poter riprendere il largo verso un orizzonte ancora più lontano.Ma per ora, dondolare, riposare, con un pennacchio di fumo e un buon odore dalla cambusa.