Negli angoli di casa

Mammaaa!


Non voglio fare inutile retorica sul terremoto d'Abruzzo (che io da romana scrivo sempre con due b, e poi mi correggo), ma la scossa di ieri pomeriggio, che qui a Roma s'è sentita forte, e al 4° piano di un palazzo relativamente nuovo ancora più forte, m'ha fatto paura. io e mia sorella piccola (beh piccola... ormai ha due lauree) eravamo qui a cazzeggiare ai pc, quando è arrivata. giramento di testa, senso di nausea, e comincia il rumore, tictictictictic di tutto ciò che non è fissato a parete, il divano che si scuote, la vertigine. per fortuna Roma è abbastanza lontana da garantire solo una buona dose di strizza. la cosa risibile è stato il nostro coro "oddio di nuovo... mamma... mamma! mamma!!" mentre ci precipitavamo in cucina con gli occhi sgranati. come se mamma, anzi Mamma, il simbolo primevo della Madre che tutto aggiusta e tutto risolve, potesse far fermare la terra e cancellare i motivi della paura. Ovviamente lei, mamma, con la minuscola, si è stretta nelle spalle e ha detto "tra cinque minuti butto la pasta", così non ci è rimasto altro di sufficientemente stupido da fare che scendere di corsa le scale e appollaiarci in mezzo al cortile con la scusa di fumare una sigaretta. E scuotere il capo e sghignazzare di noi, e dei pochi altri fessi che, "hai visto mai..." si erano radunati lì intorno millantando indifferenza.