Negli angoli di casa

Verso casa


Sta per finire questa piccola parentesi romana, e la borsa è gonfia di un nuovo carico di oggetti, vestiti e libri. E cibo. Basta un mese per sentirsi estranei, basta un mese per chiamare un posto lontano "casa"? O non è forse che il disamore m'aveva presa già da un pezzo, ma non potevo ammetterlo per non sprofondare nell'intolleranza? Ho rimesso piede nella mia vecchia casa, e non è per il nuovo inquilino che mi sono sentita una morsa alla gola, un senso di soffocamento a stringere i polmoni, come un alieno che non tolleri la nostra atmosfera. Nulla più m'appartiene. E Roma mia, con i suoi autobus che non passano mai, con le sue file, i suoi clacson, le imprecazioni, gli sguardi d'odio e sospetto lanciati sulla metro e per strada, è questa Roma mia, quella che amavo?Tempo di tornare a casa. Dove qualcuno mi aspetta, dove le mie cose sono riposte nelle mie nuove scatole-armadio. Dove il mio cuore riposa mentre le gambe camminano veloci. Potessi teletrasportare gli amici... Gli toccherà ricorrere all'aereo. Qualcuno ha già iniziato.