Negli angoli di casa

boh


ho avuto tempo di analizzare i graffie i grafici tendenzialmente in perditami davano presagi di squalloreho avuto modo di scorrere le righee il codice l'ho scritto che dormivose no come lo spieghi quel difettose no come lo paghi quell'erroreho avuto voglia di scivolare indietrolubrificare di sangue il ritornosenza più unghie mollare la presastaccarmi i denti e non mordereancorama ancora, ed ancora ed ancoraed eufonicamente perversami risuona la goccia nel vasomi rimbomba la fretta dell'orologioe sento l'acqua scrosciare sul tettoe sento i tuoni e la folla che gridasento il richiamo la spinta la vitae allora spingo - oh, se spingo! -più forte, che la zavorra si possa staccareche crolli a terra dalle caviglielasci la presa e si perda nel maree allora stringo - oh se stringo! -con uno spasimo i denti scheggiatie sgrano gli occhi ai fantasmi e alle streghesporgo la lingua agli spiriti inquieti