angolo... acuto

Segni premonitori


Quando uno ha un infarto in un'età tutto sommato "prematura", dopo una vita morigerata e godendo, fino ad un attimo prima, di ottima salute, si chiede, escludendo a priori di essere oggetto di pratiche woodoo, se magari ha sottovalutato, o addirittura ignorato, quei piccoli cenni premonitori che la vita, il corpo, l'ambiente, o che so io, il quotidiano in generale possono avergli trasmesso... E questa è anche una delle domande che più spesso ci si sente rivolgere, in mancanza di cause macroscopiche, se non avessi mai avuto sintomi sospetti che potessero far intuire, presagire, l'avvicinarsi del fattaccio.Così ho scandagliato il mio vissuto, istante per istante, degli ultimi mesi e sono giunto a queste conclusioni. (Che fine ha fatto la mia proverbiale razionalità?)
SEGNALI... STRADALII gatti lasciano pisciatine ovunque per segnare il loro territorio. Lo stesso sistema viene utilizzato dai writers e dalle giovani bande metropolitane. Non pisciano come i felini, ma lasciano i loro graffiti, le loro sigle, i loro simboli stampati, spruzzati o incisi sui muri. Nella mia città uno sconosciuto artista metropolitano (l'impronta però è decisamente femminile) ha marchiato negli ultimi mesi ogni segnale stradale con un piccolo CUORE nero (!!!). Guidando non si può non notare l'inquietante presenza. Quante volte ce l'ho avuto davanti agli occhi quel cuoricino nero: Dare la precedenza (cuoricino)... Divieto di accesso (cuoricino)... Obbligo di svolta (cuoricino)... Lavori in corso (cuoricino)... Strada sconnessa (cuoricino)... Pericolo generico (cuoricino)...STOP! (cuoricino)... Se poi uno non vuole capire...PERCORSI DI VITASulla mia mano c'è una linea della vita che fa un lungo giro intorno alla collinetta che sovrasta il pollice e continua senza interruzioni fino a perdersi nelle pieghe e nel reticolo della pelle del polso. Infinita.Un chiromante improvvisato potrebbe leggerci un'aspettativa di vita vicina all'eternità.Per questo mi sono sentito sempre al sicuro, con una permanente illusione adolescenziale di immortalità.Eppure, a ben guardare, nel bel mezzo del palmo, parte un solco profondo e deciso, diretto verso il polso, che taglia improvviso di netto la linea della vita fino a stravolgerne il tratto e sostituirsi ad essa. Era tutto scritto.Se poi uno non vuole capire...ASSENZE Da almeno dieci anni sono solito portare tre bracciali (acciaio, argento e cuoio) al polso destro. Non li tolgo mai, mi piace il loro leggero tintinnare, la loro lieve pressione sulla pelle. Mi fanno compagnia, mi ricordano chi me l'ha regalati, una vacanza, momenti e situazioni piacevoli.Li porto anche ora. Adesso coprono una piccola cicatrice (appena un puntino) che segna il posto in cui è entrato il sondino che mi è arrivato al cuore. Quel giorno i tre bracciali erano a casa, in un cassetto. Li avevo tolti una settimana prima, senza una ragione apparente.Se poi uno non vuole capire...RELAZIONI PERICOLOSEIacopo mi sembrava strano da un po' di tempo. Aveva perso un po' di smalto. Tutte le volte che veniva a trovarmi in ufficio parlava e sbadigliava, ascoltava e sbadigliava. Non sembrava particolarmente stanco, eppure avevo focalizzato questa cosa. Ne avevo parlato anche con gli altri colleghi, gli sbadigli di Iacopo erano diventati così oggetto di conversazione, fino a quando invece diventarono, nelle conversazioni, i segnali premonitori di quello che successe di lì a poco: l'infarto. Il collega Iacopo, i suoi quarant'anni, i suoi sbadigli, il suo infarto (correlazioni pericolose).Successe verso fine anno. Dopo qualche settimana ho cominciato a sbadigliare. Parlavo e sbadigliavo, ascoltavo e sbadigliavo. Ci abbiamo scherzato su.Se poi uno non vuole capire...I MAYAI Maya quest'anno ci stanno sempre bene. Che c'entrano? C'entrano, c'entrano.Dovete sapere che ho passato quasi ogni sera di dicembre e gennaio a fabbricare un carro di cartapesta per carnevale e indovinate un po' qual era il tema quest'anno? La fine del mondo!Così mi sono buttato a costruire un enorme orologio Maya (sapete, quello pieno di ghirigori, faccine, riquadri, simboli, personaggi?). E' chiaro che un orologio funziona se ogni singolo elemento va al suo posto, quando ogni più piccola parte svolge la funzione per la quale è stata prodotta. Purtroppo non è andata così. Per tutta una serie di motivazioni che sarebbe troppo complicato stare a spiegare in questa sede, abbiamo dovuto tagliare l'orologio, smembrarlo e riassemblarlo, pur mantenendo la suggestione dell'aspetto originario, ma stravolgendo ogni calcolo astronomico e profanando ogni studio esoterico del vecchio sciamano maya che tanto s'era dato da fare per comporlo. Dissacrazione, sortilegio!Chissà che casino abbiamo combinato! Maledizione!Se poi uno non vuole capire...