L'angolo delle bugie

Inaccettabilmente consenziente.


E' venuto a luglio nella mia città da un paese straniero R. mio cugino acquisito. Ieri era un bambino...oggi anche...ha solo 16 anni.Non abbiamo alcun legame di sangue. Solo l'affetto.Non lo vedevo da 1 anno e mezzo e alla sua età si cresce di giorno in giorno. Le e-mail e sms, che hanno preceduto il suo l'arrivo in Italia sono state frequenti, insistenti, ansiose. Aveva voglia di riabbracciare la sua -seconda sorella-. "Non vedo l'ora....non vedo l'ora" mi diceva e scriveva continuamente nella sua bella lingua.Inaspettatamente, quando finalmente ci siamo incontrati, ( l'ho raggiunto al mare in villeggiatura x un giorno), mi sono trovata davanti un ragazzino timido, un po' impacciato, di poche parole. Eppure una semplice complicità ci ha uniti nel tempo che abbiamo passato insieme: una cuffia condivisa per ascoltare la musica, 2 braccia attente a sostenermi dai cavalloni, il posto a tavola proprio accanto al suo. E la notte.Quella notte abbiamo dormito a un respiro di distanza, nel buio mi ha raccontato della scuola, degli amici, della sua vita da adolescente. Prima di prendere sonno mi ha preso la mano, fino all'alba. Il mattino dopo accompagnadomi alla stazione cantava  tra sé e sé le parole di una canzone romantica (You're Beautiful) - così buffo sentirla pronunciare nel suo accento- non vedevo il suo viso ma so che mi guardava. Ma è stato quando mi ha raggiunto nella mia città che...Qui nella metropoli era molto più disinvolto, eccitato da tante bellezze da visitare, soldi da spendere, chiacchiere chiacchiere e l'italiano che non suonava più così strano.E' arrivato così presto il momento di dormire. Perchè lo temevo?Senza nessuna esitazione, sotto lo stesso lenzuolo, R. mi ha preso ancora la  mano. Gli ho sorriso nel blu della luna e ho chiuso gli occhi per dormire.Non so quanti minuti siano passati, sentivo il suo viso farsi più vicino, il braccio intorno al mio fianco, - dormi Bugiarda dormi- tenevo gli occhi serrati il respiro cadenzato, speravo che i miei battiti impazziti non tradissero l'emozione. Un attimo e il suo dito sotto la mia maglietta mi accarezzava la pancia, l'ombelico, con la forza di un soffio -dormi bugiarda dormi-. Una mano aperta ha afferrato con delicatezza e decisione la mia coscia, l'ha sollevata per inserisce la sua gamba tra le mie. Sentivo il calore del suo ginocchio nel mio intimo - dormi bugiarda dormi - Che cazzo stava succedendo? Niente in effetti...ma il letto vasto era vuoto, solo un'unica figura avvinghiata al centro. continua...