L'angolo di Jane

Super Santos - Roberto Saviano


Titolo: Super Santos Autore: Roberto Saviano Casa editrice: Corriere della Sera pag: 62 costo: 1 euro Note: Questo volume è una edizione speciale per "Il Corriere della sera" e si può acquistare solo nelle edicole.
In questi giorni "Il Corriere della Sera" ripropone una interessante iniziativa editoriale, già tentata qualche anno fa, portando in edicola brevi inediti di autori italiani, molto famosi ed amati dal pubblico, al popolarissimo prezzo di 1 euro (ci tengo però a precisare che, relativamente ai volumi pubblicati in passato,  se alcuni libri della serie erano piccoli pezzi da collezione per altri, veramente pessimi, credo che persino un euro fosse un prezzo da furto!)Nel 2007 fu  proprio Roberto Saviano ad inaugurare una analogia serie di brevissimi volumi con il bellissimo "Il contrario della morte" (recensito nel post n°288) ed ancora una volta, nel 2011, viene affidata allo scrittore partenopeo il compito di dare avvio al nuovo progetto, anche se in realtà questo racconto è stato già pubblicato in un'altra versione nell'antologia "Il pallone è tondo" del 2005."Super Santos" è il nome del miglior pallone per calcio da strada venduto nei quartieri napoletani: di plastica, come tutti i palloni economici, ma l'unico che rimbalzi come quelli "veri", fatti di cuoio, usati dai giocatori professionisti.Il libro si apre con una ampia panoramica sul calcio per giovanissimi dilettanti praticato nei cortili, negli spiazzi, dove capita. Una breve nota che introduce il volume suggerisce però al lettore che il libro  non è dedicato solo ad illustrare qualcosa di nostalgico o pittoresco e lo scrittore avverte :"Questo racconto è ispirato ad una vicenda realmente accaduta. I nomi citati sono veri, ma alcuni sono stati modificati in attesa che le indagini si concludano o nuove verità facciano chiarezza".Il volo libero su Napoli infatti ad un certo punto si interrompe e seguiamo la vita di quattro ragazzini che vengono reclutati dalla camorra come pali, con il compito di giocare per intere ore a pallone nelle zone di smercio della droga, non per passione, ma solo per tenere d'occhio il quartiere ed avvisare rapidamente della presenza eventuale di forze dell'ordine. Basta un rapido calcio al "super santos" che, una volta finito in qualche giardino o balcone in maniera per niente casuale, permette di gridare a gran voce  "o' pallone, o' pallone" come segnale in codice che può passare inosservato, mentre gli spacciatori si dileguano in tutta fretta. Naturalmente i soldi facili ottenuti con questi piccoli lavoretti hanno un prezzo: vite consegnate "al sistema" camorra e sogni infranti una volta divenuti adulti."Super Santos" ha molte della caratteristiche dei libri di Saviano: è ambientato a Napoli, svela ancora una volta i complicati metodi che la camorra, mette in atto sfruttando la vita di interi quartieri per coprire i propri traffici e riesce come sempre a trasferire emozione alla parola, grazie alla capacità di entrare nella mentalità di personaggi che nascono sul modello di individui reali, rendendoli umani, veri, per quanto facciano parte di un meccanismo freddo e crudele.Tuttavia, nonostante la bravura dello scrittore, che io ritengo essere attualmente uno dei migliori in circolazione, mi dispiace dire che "Super Santos" ha qualche difetto di stile: rispetto al "Saviano" standard  è su un gradino più basso. La prima parte del volume, quella che illustra il calcio da strada, è scritta in uno stile francamente un po' debole rispetto al solito e sembra la pedissequa trascrizione di un discorso orale: molte ripetizioni, volutamente poco elegante, forse eccessivamente retorico, con episodi personali intercalati alla narrazione generale esattamente come farebbe chi racconta qualcosa a voce.Nella seconda parte invece il libro recupera ritmo, anche se l'azione fondamentale che vede coinvolti i quattro protagonisti, è forse ristretta su un numero di pagine un po' ridotto, generando qualche confusione: una più dettagliata descrizione dell'ambientazione e del viaggio che i protagonisti affrontano, durante il quale uno di loro è tormentato da scrupoli di coscienza, avrebbe reso più chiara la dinamica dei fatti. Sia chiaro: è un buon racconto, ma manca di uno sviluppo completo e della consueta attenzione al linguaggio a cui lo scrittore ci ha abituato, penso che Saviano sappia scrivere molto meglio di così.Piccola nota: per trovare questo racconto, uscito giovedì 2 Giugno, giorno festivo, ho girato quattro edicole, era finito ovunque, ed erano solo le nove del mattino!