L'angolo di Jane

Harry Potter e i doni della morte (seconda parte) 3D - Film


Tutte le cose buone hanno una fine, recitava una canzone qualche tempo fa, e così anche per il maghetto più famoso di tutti i tempi è giunto il momento del saluto definitivo dai propri fan: tutti i sette libri sono stati pubblicati e ormai anche l'ultimo film è nelle sale, ad undici anni di distanza dalla prima pellicola di  “Harry Potter e la pietra filosofale” (2000).Una decade che ha visto crescere sugli schermi attori e personaggi, portando dall'infanzia all'età adulta Harry, Ron ed Hermione, ma anche Daniel Radcliffe, Rupert Grint ed Emma Watson, in una  serie cinematografica probabilmente unica anche per solo l'evoluzione fisica ed emotiva degli interpreti.Vista la complessità e la mole del libro “Harry Potter e i doni della morte” di J. K. Rowling, l'ultimo film è stato suddiviso in due parti, la prima uscita nelle sale a Novembre 2010 e la seconda invece rilasciata in questo torrido Luglio 2011, proposta in due versioni: una liscia a due dimensioni, ed una non troppo frizzante versione 3D.Se qualcuno non riuscisse a vedere il film nella sua versione tridimensionale non dovrebbe rammaricarsi troppo: benché molto presente dall'inizio alla fine della proiezione, in realtà l'uso fatto del 3D da David Yates non aggiunge assolutamente nulla allo spessore della pellicola, visto che raramente è funzionale allo sviluppo dell'azione. Il tutto si riduce spesso a vedere qualche personaggio in primo piano e qualche altro  sullo sfondo, mentre nelle scene davvero movimentate si rischia la confusione, perché non sono rare le sfocature (e non credo dipenda dalla sala, perché nel trailer di “Capitan America” proiettato durante la pubblicità prima del film, invece il 3D era perfetto).Per quanto riguarda lo sviluppo della storia, questa seconda parte non è semplicemente un secondo film, ma si può considerare a tutti gli effetti un vero e proprio “secondo tempo” del primo “Harry Potter e i doni della morte”. Non c'è infatti alcun riassunto iniziale per ricordare gli avvenimenti della precedente pellicola e tutto inizia lì dove era finito il precedente episodio: sulla spiaggia dove è seppellito l'elfo Dobby.La prima metà del film trascorre in verità in maniera piuttosto sonnolenta, fino a quando non si entra nel clou della storia, ovvero la battaglia di Hogwarts, che vede il faccia a faccia definitivo fra il malvagio e sibilante Lord Voldemort e il nostro eroe Harry, in uno scontro che coinvolgerà  tutti i personaggi della saga e nel quale ci saranno perdite da ambo le parti.Purtroppo il film ha gli stessi difetti del libro: alcuni passaggi sono leggermente forzati e forse per chi non ha letto i volumi della Rowling alcune scene potrebbero non essere del tutto chiare.In  questo capitolo è forse mancata la capacità di trasmettere il pathos legato alle difficili scelte di Harry e soprattutto quello relativo alle morti di personaggi eccellenti, passate talora sottogamba.Il senso di eroismo e resistenza al male, che dovrebbe essere il fulcro di questo episodio, viene totalmente perduto, anche perché il personaggio di Voldemort questa volta è stato reso in maniera non molto efficace: più simile ad un Nerone molto distratto e un po' ridicolo che non  a un vero e proprio Lord oscuro.Probabilmente questo ultimo film avrebbe potuto essere realizzato in modo migliore, ma  le difficoltà di raccontare una storia in verità complicatissima non devono essere state poche, quindi tutto sommato si può considerare  l'opera di David Yates discreta, ma non eccelsa: un lavoro che tenta di raccontare tutto, ma si lascia forse sfuggire lo spirito della narrazione.A reggere la baracca sono i tre protagonisti, a cui, come indubbio omaggio finale agli attori, Yates dedica l'ultima ripresa come terzetto, sul ponte di una Hogwarts distrutta, prima di un epilogo, ambientato a diciannove anni di distanza, che purtroppo è presente sia nel libro originale che nel film e che credo nessuno fan avrebbe voluto leggere o vedere.Ora, archiviati libri e film, a tutti coloro che hanno amata questa saga non resta che dedicarsi alle riletture o ad una ulteriore visione dei film girati.Ma...C'è sempre un “ma”, in questi casi....Ultimamente J.K. Rowling ha creato un sito web,  chiamato “Pottermore”, che verrà inaugurato a breve e dovrebbe dedicarsi alla vendita degli e-book di Harry Potter, gestito in prima persona dalla scrittrice, senza il supporto di alcuna casa editrice, secondo quella che sembra essere l'ultima moda editoriale fra gli autori di grido e che potrebbe inaugurare una nuova era dell'editoria. Tutti gli introiti dei libri andrebbero quindi totalmente alla Rowling. Una occasione non da poco. E se questa non fosse davvero la fine?Io, come milioni di altri, lo spero con tutto il cuore!