L'angolo di Jane

La compagnia del tempo: il mondo che verrà - Kage Baker


Titolo: La compagnia del tempo: il mondo che verrà Titolo originale: The Life of the World to Come Autrice: Kage Baker Traduzione: Alessandro Vezzoli Casa editrice: Mondadori Collana: Urania - n°1573 Agosto 2011 costo: 4,50 € N.B: questo libro viene distribuito esclusivamente nelle edicole.
"La compagnia del tempo: il mondo che verrà" è il quinto volume della saga  della "Compagnia", ideata dalla scrittrice californiana Kage Baker, prematuramente scomparsa nel gennaio 2010 all'età di 57 anni.I precedenti capitoli della serie sono già stati pubblicati in antecedenti numeri  della collana Urania  diversi anni fa: purtroppo la mia recensione dovrà prescindere totalmente da questi, visto che "Il mondo che verrà" è in assoluto il primo libro di Kage Baker che ho il piacere di leggere. Nonostante i diversi riferimenti ad avvenimenti che precedono quelli narrati nel volume, la storia, dopo qualche difficoltà iniziale, è però tutto sommato perfettamente comprensibile anche senza aver letto tutta la saga.La narrazione si snoda attraverso i punti di vista di vari personaggi, localizzati in diversi piani temporali.Inizialmente il volume si apre con le pagine del diario di Mendoza, una cyborg ribelle confinata in solitudine dalla compagnia per cui lavora, la dr.Zeus, in seguito ad avvenimenti occorsi nei precedenti volumi. Poiché Mendoza è immortale ed indistruttibile, a causa del processo di manipolazione genetica a cui è stata sottoposta da bambina, l'unico modo che la dr. Zeus ha trovato per tenerla sotto controllo è quello di spedirla nel 150.000 a.C, praticamente nel mezzo del nulla geografico e storico.La "Compagnia" possiede la tecnologia del viaggio nel tempo e la sfrutta per manipolare gli avvenimenti in modo da ricavarne denaro: il vero corso della storia non può essere cambiato, ma si può far sì che le cose vadano in un certo modo attraverso tanti percorsi diversi, alcuni dei quali assolutamente nefasti per chi vi è coinvolto, ma molto redditizi per la Compagnia stessa.Nella tranquilla vita preistorica di Mendoza irrompe però un personaggio inaspettato: Alec Checkerfield, ennesima reincarnazione dell'uomo che Mendoza ha amato nel corso dei secoli, che precipita vicino alla casa della cyborg, a bordo di una navicella spazio-temporale.Non ci viene spiegato il perché (lo scopriremo in seguito), ma Mendoza sa che in tutte le sue precedenti esistenze Alec ha avuto una fine tragica.In questa vita però Alec ha la fortuna di essere, oltre che altissimo (1,97), affascinante, intelligente e molto attraente (come in tutte le edizioni precedenti), anche un nobile: è infatti il settimo conte di Finsbury. Perfino sudato,  svenuto e inondato di sangue, a cause delle ferite, Alec sembra una statua e profuma come l'erba tagliata (ditemi se non è essere eroici questo!).Se non è ancora ben chiaro (ma già per il fatto che ho detto la parola "conte" dovreste capirlo), il primo capitolo di questo volume sembra uscito non da un libro di fantascienza, ma da un romance, visto però in chiave piuttosto ironica: infatti ben presto, i nostri due protagonisti si dedicano, senza troppi preamboli, a quello che fanno tutti i protagonisti di romance (se non lo sapete, bhe ha che fare con i fiori e le api...chiedete chiarimenti ai vostri genitori...), il che è in effetti piuttosto spiazzante, visto che in teoria i nostri soggetti si conoscono da nemmeno cinque minuti.Ma dopo la parentesi "hot", il libro torna sulla carreggiata della fantascienza con una serie di flashback che ci portano a scoprire tutto quello che ha condotto Alec da Mendoza, attraverso una incredibile serie di coincidenze temporali, macchinazioni della dr. Zeus e imprevisti lungo il percorso.Dopo il punto di vista di Mendoza abbiamo un breve capitolo che si sposta nel 1579 che serve a chiarire alcuni fatti avvenuti in precedenti volumi, ma che ha poca rilevanza per questa specifica storia: questo è l'unico pezzo in cui avrebbe importanza conoscere bene gli altri libri della serie.Infine abbiamo i due punti di vista che si alternano per tutto il volume. Il primo è situato intorno al 2350, in cui tre membri della dr.Zeus ( Chatterji, Rutherford e Ellsworth-Howard ), soci del club Inkling Nouveau, danno vita per noia al progetto Adonai, infrangendo le leggi che vietano di creare ricombinanti con DNA non naturale, creando un uomo mutato geneticamente che dovrà avere un profilo psicologico e fisico ben preciso: quello di un eroe, un uomo destinato a compiere grandi cose, da far vivere nel passato.Il secondo punto di vista,precedente di pochi decenni  quello dei tre  gentlemen della dr. Zeus, è quello di Alec Checkerfield, attraverso il passaggio dall'infanzia fino all'età adulta. Ben presto il piccolo Alec si renderà conto di essere diverso da tutti gli altri bambini: più intelligente, incredibilmente più forte, ma nonostante tutto così poco amato dai propri genitori, proprio come se non fosse loro figlio. Ovviamente tutte le storie convergeranno verso un unico finale, nel quale molte cose date per scontate dai protagonisti, finiranno invece per mostrarsi sotto una luce completamente diversa, sui cui incombe l'onnipresente ombra della dr. Zeus.Potrete inoltre rileggere il capitolo iniziale riscritto dal punto di vista di Alec e capire quindi le diverse motivazioni che hanno portato Mendoza e il suo "amato perso nel tempo" alla loro molto rapida interazione.Kage Baker descrive un futuro dominato dalle perfide multinazionali (incarnate dalla dr.Zeus), in cui il destino degli uomini è deciso fin dalla nascita, in una società che è piena di divieti.Sono vietate le cose più incredibili: è vietato per legge ingrassare perché fa male alla salute, di conseguenza sono vietati anche i dolci e tutti i cibi prelibati (che diventano merce di contrabbando); è vietato prendere il sole perché fa male alla pelle e fa invecchiare; è vietato leggere perché...Non ci viene detto il perché. Ci viene fatto intuire che leggere vien ritenuto poco importante, superfluo, un'attività destinata a chi deve compiere lavori di basso livello, perfino in un futuro ipertecnologico come quello di Alec.  Anche molte classi dirigenti del futuro di Kage Baker non sanno leggere.Forse è perché gli uomini che leggono saranno sempre uomini poco controllabili?Kage Baker non ce lo dice, ma capiamo che è proprio così: la libertà è sempre libertà di sapere, crea uomini e donne che non  si accontentano di vivere come ha deciso qualcun altro per loro, proprio come Mendoza e Alec.P.S: Ma perché la dr. Zeus e il suo futuro senza libri mi fa pensare tanto, tanto, tanto al presente? C'è qualcun altro in giro che vuole renderci tutti schiavi e per prima cosa ci toglie i libri forse?Aggiornamento 12/03/2013: Qui ho recensito il primo volume della serie di Kage Baker "Il mondo che verrà" (titolo originale "In the Garden of Iden"), pubblicato su Urania 1592