L'angolo di Jane

Il valore dell'istruzione


Nel Gennaio del 2011, durante il tradizionale discorso sullo stato dell'unione, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha posto l'accento su una importante emergenza per il suo paese: il numero degli insegnanti in scienze, tecnologia ed ingegneria stava lentamente, ma inesorabilmente diminuendo, tanto da mettere a rischio la prosperità per il futuro degli Stati Uniti.Obama ha quindi lanciato una vera e propria "chiamata all'azione", dando vita ad un movimento chiamato 100Kin10 (100.000 in dieci anni) che ha lo scopo creare 100.000 nuovi  insegnanti nei prossimi 10 anni, in tutti i campi delle scienze e della tecnologia, coinvolgendo oltre che molte università, anche importanti partner economici fra cui ad esempio Google, che nel suo blog ha dichiarato di aver aderito alla campagna, nel Luglio di quest'anno.Il movimento, che vuole formare non solo un gran numero di insegnanti, ma persegue soprattutto l'obiettivo dell'eccellenza, ha anche un sito (clicca qui) in cui, nella sezione delle domande frequenti, si legge:"La capacità della nazione di innovare per la crescita economica e l'abilità dei lavoratori americani di prosperare nell'economia globale (e nelle loro case) dipende da una ampia e forte formazione in matematica e scienze che attualmente manca. Le ricerche dimostrano che la prosperità della nazione, la reputazione dell'America nel mondo, e la nostra capacità di far crescere la nostra economia possono aumentare  o diminuire in base alla qualità dell'istruzione che gli studenti americani ricevono".Può suonare davvero strano pensare che gli USA, sempre così all'avanguardia tecnologicamente (proprio ieri il mondo ha pianto la scomparsa di un grande innovatore come Steve Jobs), debbano preoccuparsi di una emergenza nel campo dell'educazione scolastica, ma il mondo là fuori corre in fretta e molte altre nazioni, soprattutto asiatiche, competono per un posto in prima fila. Tutte le nuove potenze tecnologiche hanno in comune un fattore: forti investimenti nel settore dell'istruzione e della ricerca, occhi sempre puntati sull'innovazione.Allora perché noi, in Italia, lontani da ogni tentativo di innovazione, non facciamo altro che tagliare, tagliare, tagliare nel campo dell'istruzione?Il resto del mondo ci insegna che stiamo di fatto tagliando il nostro futuro.