L'angolo di Jane

Primi colpi alla legge Levi sullo sconto dei libri


Non sono passati nemmeno due mesi e già la contestatissima legge Levi sullo sconto dei libri (che limita lo sconto che possono offrire i librai di propria iniziativa al 15% e consente alle sole case editrici di offrire sconti fino al 25% per massimo un mese), in vigore dal 1° Settembre, comincia a mostrare le prime crepe. Secondo quanto riportato da "Il fatto quotidiano", che riprende una notizia data da "Affari italiani", gli affari nel mondo librario non vanno semplicemente male, ma malissimo. Il direttore commerciale di RCS libri dichiara che il mese di Agosto ha visto una forte flessione delle vendite e che ormai anche i lettori forti si recano in libreria con frequenza dimezzata: se prima ci andavano in media una volta ogni 3 o 4 settimane, ora al massimo fanno acquisti ogni 5 o 6 (io credo che ci vadano lo stesso, ma poi visti i prezzi ci ripensino su mille volte prima di fare un acquisto).
Per rivitalizzare le vendite la RCS ha deciso di puntare su una promozione particolare per l'uscita di un libro di uno scrittore molto apprezzato dai lettori, Gianrico Carofiglio: il libro "Il silenzio dell'onda" dal prezzo pieno di 19,00 €, verrà proposto per un certo tempo (su IBS è riportata la data del 30 Ottobre) con il 25% di sconto.Questa decisione ha fatto semplicemente infuriare i piccoli librai, in particolare quelli sardi: infatti sembra che l'editore non abbia offerto loro nessuna percentuale di sconto aggiuntiva, per consentirgli  offrire il volume al prezzo imposto. In pratica i librai dovrebbero vendere il libro al medesimo prezzo di acquisto, senza ricavarne un euro. Non potendolo fare, questa promozione potrà essere offerta solo dai grandi gruppi.I librai sardi hanno divulgato un comunicato in cui, pur manifestando comunque stima per Carofiglio (che non è ovviamente responsabile delle politiche commerciali del proprio editore, come ha ribadito lo stesso scrittore), hanno deciso di non applicare lo sconto del 25% e di denunciare questa operazione a chi di dovere.Chiaramente, la situazione è paradossale: prima le case editrice promuovono una contestatissima legge, praticamente odiata dai lettori, e poi la boicottano loro stesse!Ma non sarebbe stato più semplice ed equo abbassare direttamente il prezzo di copertina? Non era forse questo il grande vantaggio ventilato dalla promulgazione di questa legge, cioè abbassare i prezzi?A quanto pare, come molti già si aspettavano, no.Che sia già iniziato, con un imprevisto anticipo, il conto alla rovescia per l'abolizione della legge Levi? In ogni caso questa legge dovrà essere rivista, per valutarne i risultati, ad un anno dalla promulgazione, cioè al 1° Settembre 2012. Staremo a vedere.