L'angolo di Jane

Arsenico e vecchi merletti: nuove ipotesi sulla causa di morte di Jane Austen


Jane Austen morì prematuramente, a quarantuno anni, il 18 Luglio del 1817, dopo una lunga malattia che la indebolì progressivamente, le cui origini non sono mai state del tutto chiarite, visto che l'arte medica all'epoca era ancora assai arretrata.Nel tempo sono state fatte molte ipotesi relative alla patologia che causò la scomparsa della scrittrice: dal raro morbo di Addison (una disfunzione ghiandolare) fino a quello di Hodgkin (una forma tumorale) e a molte altre, senza però mai giungere ad un verdetto definitivo. L'unica cosa che si è sempre dato per certo è che la scrittrice sia morta per cause naturali.A gettare una nuova luce, ammantata di mistery, sul caso della morte di Jane Austen è la scrittrice di gialli Lindsay Ashford che invece lancia una ipotesi completamente inaspettata, vista la vita assai tranquilla e ritirata della Austen: Jane Austen potrebbe essere morta a causa di un avvelenamento da arsenico.La notizia è stata riportata dal Daily Mail (qui il link), in un articolo nel quale Ashford spiega come sia giunta ad una tale imprevista conclusione.
Nel museo di Chawton nell'Hampshire, allestito nel cottage dove visse la Austen, si trova una ciocca di capelli della scrittrice , conservata sotto una teca di vetro, donata al museo da una coppia di collezionisti americani, Harry e Alberta Burke, che si era aggiudicata il reperto ad un'asta di Shoteby's,  nel 1948. (La foto a lato mostra la ciocca; la didascalia riporta: Ciocca di dei capelli di Jane Austen, schiarita dal suo originale castano ramato)La scrittrice dice di aver scoperto che i Burke hanno sottoposto in passato la ciocca di capelli di Jane Austen, quando era ancora in loro possesso, ad alcuni esami tossicologici, scoprendo tracce di arsenico.A conferma di quanto sembrerebbero aver scoperto i Burke, c'è anche un passo di una lettera di Jane Austen, nella quale afferma:"[I] am considerably better now  and recovering my looks a little, which have been bad enough, black and white and every wrong colour.""Ora mi sento meglio e sto migliorando il mio aspetto, che è stato fin troppo cattivo: nero, bianco e di ogni colore sbagliato"Sembra che la frase faccia riferimento alla pelle della scrittrice, punteggiata di macchie più scure: un sintomo tipico, dice Ashford, dell'avvelenamento da arsenico.L'arsenico è infatti un veleno che, somministrato a piccole dosi, produce un progressivo indebolimento e può simulare molte diverse malattie, comprese quelle comunemente attribuite alla Austen.
Da qui a sospettare un delitto però il passo è forse troppo lungo ed è molto più probabile un avvelenamento accidentale, visto che l'arsenico era contenuto in moltissimi prodotti: candele, carte da parati e perfino dolci (come riporta il Daily Mail).L'arsenico era però all'epoca anche una sostanza che poteva essere comprata con molta facilità come veleno per topi, quindi praticamente a disposizione di chiunque.Sembra  che anche un farmaco molto comune, la Flower's solution, usato praticamente come panacea per tutti mali, dai reumatismi alla sifilide, contenesse dosi non trascurabili di arsenico.Ashford formula l'ipotesi che Jane Austen possa aver assunto questo, o un farmaco simile, per alleviare qualche sintomo da cui era afflitta, finendo poi per peggiorare progressivamente non a causa di una malattia, ma per l'involontaria assunzione di arsenico.A confutare l'avvelenamento accidentale da altre fonti c'è il fatto che Jane Austen non visse mai da sola, ma sempre con la madre e la sorella che invece non ebbero mai i suoi stessi sintomi. Quindi bisogna ipotizzare, a volere dare per buona la notizia che la ciocca di capelli della Austen contenga davvero arsenico, che a causarne l'intossicazione sia stato qualcosa di uso prettamente personale.Il D
aily Mail si lancia anche nella più ardita delle ipotesi: Jane Austen era nota per la lingua tagliente e ha indubbiamente riportato molti elementi tratti dalla vita reale nei suoi romanzi; forse qualcuno, riconosciutosi in uno dei suoi personaggi, potrebbe aver architettato la sua morte per vendicarsi di essere stato maltrattato nei suoi libri?Ah, quale folle sarebbe stato, aggiungo io! Che onore finire in un romanzo della Austen, consegnato all'immortalità! Ben difficile inoltre immaginare che Jane Austen, così sensibile alle sfumature dell'animo umano, possa aver avuto così tanta famigliarità con qualcuno che la odiava in modo folle da consentirgli di avvelenarla giorno dopo giorno. Sembra anzi che Jane Austen fosse davvero molto amata da tutti i suoi famigliari. Che sia vera o meno, la notizia ha dato però i suoi frutti sotto forma di libro :"The Mysterious Death of Miss Austen", romanzo scritto proprio da Lindasy Ashford, nel quale si immagina che Anne,  ex-governante del fratello della Austen, Edward,decida di investigare, a venti anni dalla morte della scrittrice, sulle reali cause che portarono alla sua dipartita, avvalendosi delle nuove scoperte in campo medico avvenute nel frattempo.La letteratura dedicata a Jane Austen non sembra davvero mostrare segni di cedimento, spaziando in tutti i generi: ora anche un romanzo inchiesta!