L'angolo di Jane

La "Città di vetro" di Charlotte Brontë


Il 15 Dicembre prossimo, la nota casa d'aste Shoteby's metterà in vendita l'unica copia esistente di un mini-libricino delle dimensioni di 3,5 x 6,1 cm , scritto a mano da Charlotte Brontë, la futura autrice di Jane Eyre, all'età di 14 anni, nel 1830.Il racconto si compone di circa 4000 parole e comprende 19 piccole pagine, ambientate nel mondo immaginario di Glass Town (letteralmente Città di vetro), inventato da Charlotte insieme alle due sorelle Emily e Anne (anch'esse future scrittrici) e al fratello  Patrick (l'unico della famiglia letteraria più incredibile che sia mai esistita a non morire per malattia, ma a decedere prematuramente, prima ancora delle sue sfortunate sorelle, a causa della dipendenza da oppio).I giovani Brontë vivevano in una tenuta estremamente isolata nella brughiera, nei pressi di un malsano cimitero, il cui umido clima minò la salute della famiglia.Praticamente abbandonati a sé stessi, visto che
la madre era costantemente malata  già nella loro prima infanzia (morì nel 1821 quando erano ancora molto piccoli) e che il padre, dal carattere autoritario, raramente si intratteneva con i propri figli, anche se forniva loro tutti il materiale di lettura che poteva permettersi, i Brontë colmavano gli spazi vuoti della solitudine con la loro sfrenata fantasia, leggendo tutto quello che capitava loro a tiro, discutendo, ancora bambini, di politica e letteratura, leggendosi a vicenda i propri racconti e creando la loro rivista personale, che chiamarono Young Men's Magazine, di cui scrissero sei numeri.Il piccolo manoscritto, secondo Shoteby's il più prezioso della Brontë, messo in vendita negli ultimi  trenta anni, è valutato fino a 300.000 sterline ( un po' più di 350.000 euro) ed è il secondo "numero" di Young Men's Magazine creato dai Brontë.Il libricino è considerato di grande valore poiché sembra contenga una sorta di prequel al romanzo di Jane Eyre, anche se fino a questo momento nessuno studioso ha ancora potuto leggerlo.
Gabriel Heaton, esperto di Shoteby's, descrive il manoscritto come "un colorato racconto di omicidio  e follia" in cui "una ricca varietà di persone, luoghi, eventi ed edifici, sono costruiti in parte sulla base delle reali esperienze di bambini, in parte su quanto letto sui giornali"."Glass Town" è a quanto pare un mondo immaginario al limite tra la realtà e la fantasia, dove tutto può accadere.Finora il prezioso manoscritto era rimasto sepolto in una collezione privata, per approdare infine alla nota casa d'aste britannica.Mi auguro di cuore che il libro sia acquistato questa volta da un museo o da una qualche istituzione pubblica e che finalmente sia reso pubblico a tutti il suo contenuto.