L'angolo di Jane

Il nuovo Anobii 2.0: al momento solo per lettori U.K.


I lettori italiani ancora non lo sanno, visto che le novità non sono riservate a loro, ma il famoso social network di libri Anobii ha subito importanti cambiamenti nella sua versione riservata al Regno Unito.Anobii è stato fondato nel 2005 ad Hong Kong da Greg Sung, ma da Marzo 2011 un gruppo di case editrici inglesi (fra cui Harper Collins, Penguin, Bloomsbury, Faber, etc.) ha deciso di rilevarne una quota molto importante, allo scopo di lanciare un nuovo progetto sperimentale nella vendita di e-book. La società risultante ha come CEO proprio un italiano, Matteo Berlucchi, mentre il fondatore originario Greg Sung si occupa attualmente di coordinare l'aspetto "social" del network.La decisione di finanziare Anobii è stata intrapresa nel tentativo di arginare lo strapotere di Amazon nella vendita di libri elettronici: il colosso americano è infatti il principale venditore online di libri in lingua inglese e sembra imponga condizioni poco sostenibili agli editori.Gli scontri fra editori tradizionali ed Amazon non sono certo una novità, ma questo è forse il primo serio tentativo di contrastare il colosso americano proprio sul suo terreno, cioè la vendita diretta di libri elettronici.Nel nuovo network inglese saranno lanciati, secondo quanto dichiarato da Berlucchi in questa intervista alla Rai (è un video che non posso inserire direttamente nel blog), una serie di gruppi di discussione tematici, dedicati a specifici segmenti letterari, come "gialli svedesi", thriller, etc, al fine di stabilire una lista di più votati dal pubblico dei lettori di anobii: dalle liste, compilate non secondo il criterio dei più venduti, ma dei meglio recensiti (se ho capito bene), si potrà poi facilmente accedere a servizi diretti di acquisto dei libri.Lo scopo sarebbe quello di rendere più facile ai lettori orientarsi nella scelta di libri e-book, leggendo i pareri di altri lettori che amano lo stesso genere letterario, quindi più affini, si suppone, per sensibilità.Amazon è divenuta un punto di riferimento, come libreria online, anche grazie al suo gigantesco database di recensioni da parte dei lettori (oltre che per gli sconti molto aggressivi):lo scopo degli editori inglesi è quindi quello di sottrarre alla concorrenza una fetta di acquirenti proprio sfruttando il desiderio dei lettori di e-book di comprare libri con la massima soddisfazione possibile, per poi magari discuterne con gli stessi utenti di anobii che hanno dato loro consigli su quale libro acquistare.L'obiettivo di Anobii è trasformare la vendita di libri in una esperienza "social": si comprano e-book e poi se ne discute con gli altri lettori. Non so se il progetto avrà successo, ma l'idea mi sembra piuttosto buona, o quantomeno originale: è un modo di contrastare la concorrenza di un gigante delle vendite offrendo qualcosa in più rispetto solo risparmio economico. Ci sarà da vedere se poi la piattaforma di Anobii reggerà da un punto di vista strettamente tecnico, visto che chiunque abbia usato questo social network sa che si presenta almeno un problema a settimana (non si riesce a fare login, o a scrivere recensioni, etc): spero vivamente che i nuovi investitori nutrano bene i criceti che fanno girare anobii o che ne assumano qualcuno in più, visto che credo avranno molto lavoro da fare.Se l'iniziativa avrà successo ci sarà certamente molto più fermento nel settore degli e-book.