L'angolo di Jane

Paulo Coelho si appella ai pirati: “Diffondete i miei libri!”


Sarà forse per il fatto che è uno dei più ricchi scrittori al mondo, sarà anche perché un po' di pubblicità non fa mai male, ma Paulo Coelho ha fatto davvero un insolito appello ai pirati digitali  sul sito di Pirate Bay, su cui ha lasciato il sorprendente messaggio "Pirati di tutto il mondo unitevi e piratate tutto quello che ho scritto".La notizia potrebbe sembrare una bufala, ma è assolutamente vera: non solo ne dà notizia il rispettabilissimo "The Guardian", ma lo stesso scrittore ne ha dato l'annuncio sul suo blog, nel quale si esprime contro la contestatissima legge americana antipirateria SOPA.A quanto pare a spingere Coelho ad incitare la pirateria dei suoi scritti c'è un precedente storico a suo favore: nel 1999 una copia pirata de "L'alchimista", uno dei libri più noti dello scrittore, fu diffusa in Russia, dove fino a quel momento ne era stato venduto un numero piuttosto esiguo; in seguito alla diffusione del file pirata il libro raggiunse 1 
milione di copie vendute già nel 2002 e attualmente Coelho ha venduto complessivamente dodici milioni di volumi de "L'alchimista" nella sola Russia.Firmandosi come "The Pirate Coelho", lo scrittore ha invitato tutti gli artisti che vogliano farsi conoscere a diffondere gratuitamente le proprie opere su "The Pirate Bay" (sito non accessibile dall'Italia), proprio perché da quando i suoi fan ne hanno diffuse delle copie sulle reti p2p le sue vendite sono incrementate.Indubbiamente è un punto di vista decisamente originale e assolutamente insolito, tranne rare eccezioni, nel panorama degli scrittori.I fan di Coelho (alcuni dei quali vedono nell'autore de "Il manuale del guerriero della luce" una figura quasi mistica) giudicano questa uscita del loro idolo come prova di illuminata apertura mentale.Certo non tutti gli scrittori  hanno venduto 300 milioni di copie complessive in tutto il mondo, come ha fatto invece Coelho che, anche se nessuno comprasse più una sola copia dei suoi libri, potrebbe tranquillamente dormire sogni tranquilli da un punto di vista economico.L'appello di Coelho farà certamente discutere, soprattutto piacerà poco agli editori, ma alla luce del successo dell'autore brasiliano (che piaccia o meno la sua scrittura) c'è davvero da chiedersi se non sia il caso di dargli retta.