L'angolo di Jane

Le edicole italiane sono in pericolo


Secondo un articolo del Corriere della Sera dal titolo "SOS: le edicole italiane chiudono" di Bernardo Iovene, in cui è incluso anche un interessantissimo video, circa 10.000 edicole hanno chiuso negli ultimi anni. I motivi della difficoltà delle edicole sono da ricondurre sia alla crisi economica che alla diminuzione del numero di lettori, dovuto al diffondersi di internet, ma soprattutto a un modello distributivo sbagliato, in cui si accumula oltre il 50% di invenduto, scaricandone i costi proprio sull'ultimo anello della catena, cioè gli edicolanti.Non sono infatti i singoli edicolanti a scegliere quali giornali ricevere e il numero di copie per ognuno di essi: spesso alle edicole vengono inviate copie in numero anche doppio a quanto normalmente venduto secondo le statistiche di vendita. L'edicolante è costretto a pagare immediatamente quanto ricevuto e solo dopo aver riconsegnato l'invenduto viene rimborsato, a un mese di distanza.Per far fronte alla diminuzione degli incassi e ai continui esborsi, gli edicolanti finiscono per indebitarsi, molti sono costretti a chiudere.I distributori provinciali dei giornali accumulano tonnellate di riviste e quotidiani che vengono rispediti agli editori, montagne di carta destinate a finire al macero. Un sistema fatto di sprechi e grandi costi che vengono scaricati sull'anello più debole della catena: gli edicolanti, che spesso devono firmare fidejussioni se vogliono restare aperti.Quando compriamo un giornale il suo prezzo comprende non solo quanto stiamo leggendo, ma anche la quota che deve coprire le perdite.E' una débâcle per tutti: per la cultura, che perde una fonte preziosa di diffusione, per le foreste abbattute per stampare copie che nessuno leggerà, per gli edicolanti che si vedono soffocati dai pagamenti incombenti, per i lettori che avranno sempre meno offerta a prezzi inevitabilmente più alti.E' una perdita che danneggerà sopratutto le generazioni più giovani: fumetti e giornalini sono spesso il primo passo verso la lettura.Forse sarebbe il caso di rivedere questo sistema, fatto di buchi enormi, che sembra avvantaggiare solo chi sta in cima a questa specie di piramide alimentare, in cui il più grande e forte vive cannibalizzando i risparmi di chi invece lavora tutti i giorni lungo le strade delle città.