L'angolo di Jane

Across The Universe - Beth Revis (recensione versione italiana)


Titolo: Across The Universe Titolo originale: Across The Universe Autrice: Beth Revis Traduzione: Gloria Pastorino Casa editrice: Piemme pag: 414 costo: 17 €
“Across The Universe”, letteralmente “Attraverso l'Universo”, è il primo romanzo di una trilogia, scritta dall'esordiente Beth Revis,  dedicata alla cara vecchia space-opera, che comprende tutti i suoi elementi fondamentali (elencanti perfino su wikipedia): viaggi spaziali, avventura e romanticismo, ma coniugati con il recente revival del romanzo distopico.Proprio come i romanzi che fecero la fortuna della fantascienza classica, anche quello di Revis è pensato per un pubblico giovane, adolescenti ed ex-teenager, ma credo sia godibilissimo anche dai più adulti appassionati del genere.Il romanzo si snoda attraverso il racconto dei due protagonisti: la diciassettenne Amy e il sedicenne Elder, il cui punto di vista si alterna nei capitoli.A parte la vicinanza d'età, molte cose distinguono Amy da Elder, in primo luogo la provenienza. Amy è stata  ibernata, insieme ai suoi genitori, una biologa ed un esperto di tattiche militari, per iniziare un viaggio, lungo trecento anni, che li porterà sul pianeta Centauri da terraformare. SullaTerra del 2036, punto di inizio del viaggio, la Borsa Risorse Finanziarie, che doveva creare nuovi posti di lavoro, si è rivelata un fallimento e dopo molte crisi economiche, ha deciso di stanziare le risorse per il viaggio della nave spaziale Godspeed.Elder è uno dei duemila membri dell'equipaggio della Godspeed, una nave spaziale generazionale, così grande da poter contenere ettari ed ettari di terreno coltivabile, sulla quale, mentre un gruppo di  selezionati esperti è ibernato, un'altra vasta parte di popolazione continua a vivere da secoli come se fosse ancora sulla Terra, producendo cibo, facendo ricerche e vegliando che tutto vada secondo i piani.Ma molte cose sono strane sulla Godspeed, qualcosa è certamente andato storto, come si accorge Amy quando, molto prima del tempo prestabilito, viene svegliata dal suo sonno di ghiaccio e si ritrova in una società “orwelliana”, dove tutti hanno gli stessi tratti somatici e prendono ordini da un capo che si chiama Eldest (che significa "il più vecchio" in inglese) che sostiene che la pace vada mantenuta ad ogni costo eliminando le tre fonti principali di discordia: la diversità, la mancanza di leadership e il pensiero individuale. Si tratta di strategie fondamentali, sostiene Eldest, perché un tempo la popolazione della nave è stata ridotta di tre quarti da una grande Epidemia.Sulla nave nessuno deve pensare troppo, tutto è già prestabilito da Eldest, la cui guida sarà un giorno presa da Elder (nome che in inglese significa “il maggiore). La gran parte dell'equipaggio è costituito dagli Alimentatori, individui che eseguono passivamente tutti gli ordini e sembrano avere solo ridotte facoltà mentali.Coloro che invece sembrano “svegli”, come Elder, in perenne contrasto con Eldest, o il suo migliore amico pittore Harley, vengono rinchiusi in un ospedale, dove prendono “medicine mentali”.
L'incontro fra Amy ed Elder cambierà per sempre la vita di entrambi: svegliata almeno cinquanta anni prima di pote giungere su Centauri, la ragazza forse non potrà mai più vedere i propri genitori.Elder invece, grazie ad Amy, comincerà per la prima volta a capire che Eldest ha raccontato molte bugie sulla Terra e sulla sua storia.Non c'è dubbio che la nave nasconda un segreto: insieme Elder ed Amy troveranno un modo di arrivare ad una sconvolgente verità, mentre nel frattempo, fra i due sboccia qualcosa di più di una semplice simpatia.“Across the Universe” mescola alla tradizionale fantascienza un tocco di distopia e di giallo, in un mix piuttosto gustoso, che sembra promettere bene anche per i successi capitoli “A million suns”, già pubblicato in USA nel 2012, e “Shades of Earth” che verrà invece dato alle stampe a gennaio 2013. La manipolazione della storia e dell'informazione, temi che fanno parte della nostra distopia quotidiana, vengono rielaborati in chiave fantascientifica (anche se molto semplificata) da Beth Revis e devo dire che ho trovato inquietante la somiglianza fra la placida bovinità degli Alimentatori e la quieta assertività di tutti coloro che tendono ad escludere libri ed informazione dalla propria vita.Come in tutti i romanzi per Young Adults, la lingua è molto semplice e c'è molta attenzione alla scorrevolezza del testo, ma la cosa non penalizza la storia.Le premesse sono buone, non resta che attendere la pubblicazione italiana del resto della trilogia per sapere se le promesse iniziali verranno mantenute.Se siete interessati a vedere con i vostri occhi la “Godspeed”, qui potete trovare un sito che ne illustra la piantina (un peccato non sia stata inclusa nell'edizione italiana).Qui invece il sito ufficiale di Beht Revis.