L'angolo di Jane

Lo scandalo delle marionette


Un'ombra funesta si allunga sull'affidabilità delle recensioni online sui sito di Amazon U.K. ed U.S.A. (e probabilmente di chissà quanti altri siti di vendita di libri) da quando ad un Festival della letteratura gialla, ad Harrogate, lo scrittore Stephen Leather ha ammesso di aver pubblicato online delle false recensioni del suo stesso libro, utilizzando degli account fasulli, allo scopo di promuovere il suo lavoro.Leather non deve forse aver calcolato il fatto di aver rilasciato la sua confessione di fronte ad una schiera di emuli di Jessica Fletcher, ed infatti un altro scrittore di gialli, Jeremy Duns, ha deciso di andare più a fondo nella questione, cercando di scoprire se anche altri scrittori avessero fatto la stessa cosa e quanto si fosse spinto in là Leather con i suoi account fasulli. Molto prevedibilmente, Duns ha trovato quel che cercava e dopo vari "appostamenti" è riuscito a dimostrare che Leather non solo aveva scritto false recensioni per i propri libri, ma aveva addirittura tempestato i libri di un collega, Steve Roach, con false recensioni negative, solo perché aveva avuto in passato un diverbio con quest'ultimo. Duns è riuscito inoltre ad incastrare un altro giallista, James Ellory, già molto noto e vincitore di premi letterari, quando per un errore lo scrittore ha lasciato un commento, confondendo il suo account ufficiale con una delle sue "sock puppets", cioè le identità marionetta, usate allo scopo di lasciare finte opinioni sui siti online. Ellory ha dovuto infine scusarsi per il suo tentativo di giocare sporco, ma ormai il Sock Puppets Scandal, "Lo scandalo delle marionette" , era venuto alla luce del sole.Quando le acque sembravano essersi calmate nel Regno Unito, dagli U.S.A. è di nuovo apparso il fantasma delle marionette: un altro scrittore, John Locke (omonimo del filosofo del '600 e di un personaggio di Lost), pubblicato fra l'altro anche in Italia, ha ammesso di aver pagato per ottenere trecento recensioni ad un suo libro. Locke ha asserito di non aver chiesto di scrivere necessariamente recensioni positive, ma questa difesa suona in effetti molto debole.Lo scandalo delle marionette ha acceso un dibattito fra gli scrittori inglesi ed americani, su quanto sia più o meno morale o sanzionabile un tale comportamento, attuato per di più da autori già noti al grande pubblico e grandi venditori di libri, capaci non solo di autoincensarsi, ma addirittura di denigrare, senza alcuno scrupolo, la concorrenza.Nel frattempo Amazon ha deciso di intervenire direttamente, cancellando moltissime recensioni fatte da account di scrittori e stabilendo una nuova regola: gli scrittori non possono più lasciare recensioni per altri scrittori, visto che i loro interessi potrebbero essere in conflitto.Ovviamente molti autori si sono risentiti, e non poco, di questa limitazione che, a guardar bene, non pone certo al riparo da altre manipolazioni: il problema non sono infatti le recensioni scritte con un account ufficiale, in cui ci si prende tutta la responsabilità di quel che si scrive, ma piuttosto gli eventuali account fasulli che ancora si possono creare senza alcuna difficoltà.Noi, in Italia, come siamo messi?Purtroppo, nel nostro paese, non c'è alcun Montalbano del web ad indagare su eventuali false recensioni, ma tutti sappiamo che il fenomeno esiste sul molti social network e siti di vendita di libri in cui si possono lasciare recensioni: è facile accorgersene quando si vedono commenti fotocopia, tutti ugualmente positivi e sfacciatamente pubblicitari, ad un libro. Certo, più difficile è capire se anche le recensioni negative siano ugualmente il frutto di un qualche interesse.La lezione che se ne può trarre, come lettori, è di tenere gli occhi aperti e di valutare un libro affidandosi a recensioni seriamente argomentate e non a quelle fatte di soli slogan e, in caso di sospetti, di verificare se gli account che lasciano opinioni hanno un profilo affidabile o se non stati creati appositamente per rilasciare un unico, o pochi, commenti a scopo pubblicitario.Purtroppo è quasi una legge di Murphy: tutto quel che è facilmente manipolabile, sul web, verrà manipolato, quindi, mi raccomando, attenzione!Fonti: Do Consumer Reviews Have A Future? Why Amazon's Sock Puppet Scandal Is Bigger Than It Appears Amazon removes book reviews by fellow authorsThe Sock Puppet Scandal: How to stop fake book reviews online