L'angolo di Jane

Lampi - Jean Echenoz


Titolo: Lampi Titolo originale: Des èclairs Autore: Jean Echenoz Traduzione: Giorgio Pinotti (con la consulenza di Ena Marchi e Andrea Silvestri) Casa editrice: Adelphi pag: 176 formato: ebook (esiste anche in cartaceo) costo: 9,90 €
Pochi scienziati furono fondamentali per lo sviluppo della scienza moderna e allo stesso tempo rapidamente dimenticati come Nikola Tesla. Pochi incarnarono il classico "genio e sregolatezza", o anche "genio e follia", quanto questo serbo, nato nel 1856, naturalizzato statunitense, che lavorò per Thomas Edison, inventò la corrente alternata, realizzò centinaia di brevetti, ebbe l'opportunità di guadagnare milioni di dollari, ma morì solo e in totale povertà nel 1943. Forse un uomo come Tesla, vistoso già nell'aspetto, essendo alto quasi due metri, che amava dare spettacolo con la scienza, facendosi attraversare il corpo da lampi che poi scagliava nell'aria, come sistema pubblicitario per la sua ditta distribuzione di corrente, avrebbe avuto bisogno di un mezzo come internet, la cui invenzione teorizzò, per riuscire a far valere le proprie idee, troppo moderne per essere accettate, troppo poco redditizie per la grande industria per non essere messe a tacere. Tesla infatti sognava un mondo di energia elettrica libera, in cui produrre energia e trasportarla fosse molto semplice e addirittura non richiedesse fili.  Fu quasi sul punto di realizzare il proprio sogno, quando qualcuno intuì che le sue ricerche avrebbero compromesso la possibilità di ricavare un profitto dalla vendita di elettricità, venne bloccato e perse tutti i finanziamenti.In "Lampi", Jean Echenoz cerca di tratteggiare quelli che furono i tratti salienti di una vita tanto gloriosa, quanto piena di cadute rovinose. Forse per sottolineare il fatto che si tratti di una biografia romanzata, lo scrittore sceglie di dare allo scienziato il nome fittizio di Gregor, anche se poi tutti gli altri personaggi storici citati nel libro, dal celebre Edison a Westinghouse, uno dei finanziatori di Tesla, hanno invece i propri nomi reali. Anche se la carriera di Tesla fu piena di invenzioni complicate, Echenoz si tiene alla larga da dettagli scientifici troppo accurati e cerca di mostrare soprattutto il lato umano, la "tensione" di una vita passata tra ideali altissimi, come quello di una scienza al servizio non del denaro, ma dell'umanità, ma condotta in maniera sregolata, fra mille manie e ossessioni, in una troppo ingenua ignoranza dell'avidità altrui.
A tradire Tesla non fu ciò che fa cadere gli uomini comuni, di solito portati alla rovina da insanabili passioni per cose materiali, ma una eccessiva vanità e fiducia in sé stesso, che lo portò a trascurare di accumulare denaro, nella piena convinzione che avrebbe sempre inventato qualcosa di nuovo da cui ricavarne ancora. A soggiogare una mente geniale furono inoltre le sue molte ossessioni, oggi diremmo che Nikola Tesla soffriva di un disordine ossesivo-compulsivo, ma al tempo in cui visse le sue manie dovevano risultare ancora più strambe di quanto non accadrebbe adesso: aborriva germi e batteri, si lavava in continuazione le mani e addirittura gettava guanti costosi dopo averli utilizzati una sola volta, aveva una fissazione con il numero 3 e, dal numero di stanza in albergo al numero di cucchiaiate in cui suddividere il pasto, tutto doveva essere multiplo di 3, e infine, inspiegabilmente considerando la sua ossessione per i germi, le uniche creature che amasse davvero erano i piccioni che, alla fine della sua vita, furono anche i suoi unici compagni.Il passo saliente del libro di Echenoz, è certamente quello in cui rievoca la famosa guerra delle correnti, nel momento in cui la carriera di Tesla era al culmine.Edison, con la sua General Electric, aveva infatti iniziato a distribuire elettricità ad alcuni ricchi newyorkesi, ma la corrente continua da lui utilizzata aveva il difetto di bruciare rapidamente i cavi e di non poter essere trasporta a lunga distanza.Tesla, dopo aver lavorato per un certo periodo per Edison, aver litigato con quest'ultimo ed essere finito temporaneamente  a lavorare come muratore, trovò un finanziatore per la sua corrente alternata e cominciò a distribuirla con sempre maggiore successo.A quel punto Edison, forte della sua fama e di una grande reputazione, cominciò a fare dimostrazioni pubbliche in cui faceva attraversare esseri viventi dalla corrente alternata di Tesla, per instillare la convinzione che questa fosse pericolosissima e fosse migliore la sua corrente continua. Edison uccise pubblicamente con l'elettricità cani, gatti, mucche e persino un elefante, ma il successo di Tesla rimaneva inarrestabile.Allora, l'uomo così intelligente da inventare la lampadina, ma così sciocco da cacciare un genio come Tesla, fece un passo che deve essere quello che sempre marca il confine fra l'amore e l'ossessione per il denaro: decise di uccidere un uomo, un condannato a morte, con l'elettricità. Come ci dice Echenoz: "E' così, ad esempio, che è appena nata la sedia elettrica: da una controcampagna pubblicitaria".Il libro di Echenzoz, tratteggia la figura di un Nikola Tesla geniale e folle, tormentato ed idealista, capace di arrivare con la stessa facilità sia alle vette che agli abissi della mente, cercando anche di spiegare in maniera razionale perché in alcuni casi questo uomo dimenticato sia ricordato solo da sostenitori del mistico o dell'esistenza degli alieni.Se cercate una biografia piena di informazioni precise, date e spiegazioni dettagliate delle invenzioni di Tesla, forse "Lampi" non è il libro adatto: questo volume è un molto più un romanzo che non un saggio. Se invece volete vedere l'uomo dietro l'invenzione, allora credo che Echenoz abbia raggiunto a pieno l'obiettivo, mostrandone tanto la grande genialità, quanto le altrettanto grandi debolezze.