L'angolo di Jane

Miele - Ian McEwan


Titolo: Miele Titolo originale: Sweet Tooth Autore: Ian McEwan Traduzione: Maurizia Balmelli Casa editrice: Einaudi pag: 351 costo: 20,00 € 
Qualche volta i libri incarnano a pieno lo spirito del loro titolo: "Miele", il cui titolo originale "Sweet Tooth" fa riferimento ad una brama irresistibile per qualcosa di dolce, e quindi per esteso a ciò a cui è difficile non cedere, è infatti un libro molto attraente, se siete delle api lettrici/lettori che amano i piatti complicati, i messaggi paralleli, i molteplici livelli di lettura, ma anche una buona storia semplice, che abbia qualcosa di romantico, che magari finisca con la parola "sposami", esattamente come quelle che piacciono alla sua protagonista Serena Frome.Ho l'impressione che Ian McEwan si sia divertito molto a scrivere questo libro che è insieme una spy-story, un romanzo d'amore, una dissertazione su come la vita personale degli autori venga inserita nelle loro opere, un accenno al classismo nella società inglese, una clandestina raccolta di racconti (anche se agli editori non piace pubblicarli), un pietra gettata nel lago del sospetto che i servizi segreti tentino di manipolare la letteratura e infine un gioco divertente e pericoloso sulla propria persona, perché alla fine avrete il sospetto che l'autore abbia voluto dirvi davvero qualcosa di sé e passerete un po' di tempo a chiedervi cosa sia vero e cosa un magnifico gioco d'invenzione.La storia è ambientata fra gli anni '60 e '70 e Serena, il cui cognome Frome fa rima con plume, è una ventenne super-lettrice, grande divoratrice di romanzi, che finisce per laurearsi per caso in matematica, con il minimo dei voti, mentre avrebbe sempre desiderato laurearsi in lettere, solo per compiacere le aspettative dei suoi genitori.Nonostante la sua voracità, Serena non è inizialmente una lettrice raffinata: come molti giovani lettori ama la lettura in quanto tale, ed è capace inizialmente di trovare ugualmente belli sia Jane Austen che la letteratura rosa più commerciale (ovviamente la nostra eroina maturerà e farà ammenda di tale leggerezza, cosa che, lo ammetto, ha dato a questo libro, già bello, ulteriori punti a suo favore!)Quella di Serena a lasciarsi trascinare dalle aspettative altrui è una tendenza che la ragazza manterrà lungo tutto il libro, come se fosse in costante ricerca di approvazione.Sarà per soddisfare le aspettative di un suo maturo amante, Tony Canning, un professore di letteratura, un uomo che la affascinerà con il suo stile di vita fatto di buona cucina, buoni libri e un amore più passionale di quello che la ragazza ha mai vissuto prima, che Serena finirà per essere reclutata nei servizi segreti inglesi MI5, per i quali segretamente lavora anche Tony.Tony uscirà dalla vita di Serena (non dico di più), ma la ragazza sarà chiamata a far parte del progetto "Miele", con il compito di finanziare occultamente, a loro insaputa, degli scrittori che abbiano dimostrato di avere sentimenti anticomunisti, allo scopo di combattere anche sul piano della letteratura la guerra fredda, manipolando i sentimenti popolari.Il primo compito di Serena sarà quindi quello di convincere il giovane e promettente Tom Haley (descritto fisicamente in maniera deliberatamente simile a McEwan), ad accettare di ricevere un cospicuo assegno mensile, abbandonare la sua attività di insegnamento universitario e dedicarsi a tempo pieno a sfornare libri, il tutto facendo credere allo scrittore che i soldi arrivino da una fittizia società per il sostegno delle arti.Ovviamente Serena finirà per innamorarsi, ricambiata, di Tom e altrettanto ovviamente non avrà il coraggio di rivelargli il suo vero lavoro di "spia". Le cose si faranno molto più complicate di quanto potreste sospettare, anche perché fra i colleghi della bella Serena c'è qualcuno che mal tollererà il suo coinvolgimento emotivo.Tutto il romanzo è scritto dalla prospettiva in prima persona di Serena Frome che forse McEwan ci descrive come una ex-studentessa di matematica per giustificare la sua tendenza alla analisi e alla razionalizzazione. E' attraverso l'analisi dei racconti scritti da Tom, che McEwan ci ri-racconta con gli occhi di Serena (ed è per questo motivo che ritengo questo libro una clandestina raccolta di racconti), che la donna comincia a conoscere la mente dell'uomo che poi finirà per amare, incurante del fatto che si tratti di una palese violazione dei suoi doveri professionali.La tendenza ad accettare ciò che è bello, ma anche poco credibile, il miele troppo facilmente offerto e facile da afferrare, colpirà infine non solo Tom, ma soprattutto Serena, cosa che rende questo libro un raffinatissimo gioco di simmetrie.Mi sono molti divertita a leggere questo volume: ci sono così tanti modi di interpretarlo e leggerlo che credo forse alcuni mi siano perfino sfuggiti, e il libro meriterebbe una rilettura, forse perché a volte McEwan indulge in discorsi sulla politica interna inglese degli anni '70 che a me sono poco noti.Nel complesso, però, questa è una lettura veramente "gustosa", non trovo altri termini per definirlo bene. C'è prima l'aroma di romanzo di formazione, che sfocia nella nota apparentemente dominante di spy-story, per confluire nel tema di fondo della storia romantica, con un tripudio di sotto-sapori che rende difficile identificare tutti gli ingredienti, ma ne complesso lascia una sola assoluta certezza: è veramente un piatto delizioso.