L'angolo di Jane

Picnic sul ciglio della strada. Stalker - Arkadi e Boris Strugatzki


Titolo: Picnic sul ciglio della strada. Stalker Titolo originale: Piknik na obočine (traslitterazione dal russo) Autori: Arkadi e Boris Strugatzki Traduzione: Luisa Capo Casa editrice: Marcos y Marcos pag: 222 costo: 15,00 €
E' bello pensare di essere il centro dell'universo; è una cosa rassicurante credere che un eventuale incontro con gli alieni sarebbe epico: forse una catastrofe o un momento di grande comunione spaziale, ma certamente qualcosa che non potrebbe lasciare indifferenti. Certo, sarebbe bello, ma non è così che la vedono i fratelli russi Arkadi e Boris Strugatzki (quest'ultimo scomparso proprio di recente, il 19 Novembre 2012).Gli alieni, per i fratelli Strugatzki, potrebbero benissimo essere semplici turisti di passaggio, e la Terra con tutta l'umana presunzione, solo un posto dove lasciare i propri rifiuti, come dopo un picnic sul ciglio della strada.In un futuro non ben precisato (il  libro è stato scritto nel 1972), è avvenuta infatti la "Visita": non un vero e proprio incontro, come tutti hanno sempre sognato, ma un contatto, assai meno gratificante  per l'ego della nostra specie, nella forma di materiale spaziale piombato sulla Terra, come se fosse stato sparato da un punto lontano, definendo una traiettoria curva sulla superficie terrestre ottenuta unendo tutti i luoghi colpiti, chiamata radiante di Peelman, in onore del professore Valentin Peelman che lo avrebbe ipotizzato. Mentre la Terra ruotava, gli alieni hanno sparato sei colpi. I luoghi colpiti, in varie parti del mondo, sono stati chiamati "Zona".La "Zona" di questo libro è situata nella cittadina americana di Marmont, dove l'impatto con il materiale alieno, avvenuto venti anni prima, ha provocato nel passato una pestilenza.Addentrarsi nella Zona è severamente proibito: è un luogo dove le leggi della fisica sono totalmente alterate, fonte di pericoli al di là della comprensione umana: le tagliole ovvero punti a gravità così forte che un sassolino ha il peso di un macigno, in grado di schiantare in mille pezzi qualsiasi malcapitato; i tritacarne: luoghi dove non si può passare, se prima qualcuno non vi viene ucciso; tempeste di fuoco improvvise; la gelatina di strega: un gas colloidale che cattura e divora chi vi entra in contatto; ma soprattutto la zona è un luogo di immensa inquietudine, dove qualcosa sembra sempre guardarti nell'ombra in attesa di un errore, e dove sopravvivono solo i più forti e i più scaltri.L'umanità può anche aver incontrato gli alieni, ma certe cose non sembrano cambiare mai: ovviamente, sebbene proibito, la Zona è la meta di contrabbandieri chiamati stalker, in caccia dei preziosi tesori tecnologici, profumatamente pagati, lasciati dagli extraterrestri: le etak (batterie in grado di caricarsi all'infinito, di replicarsi come cose vive e capaci di alimentare perfino una automobile), i gusci (due piatti separati dal vuoto, ma che rimangono sempre alla stessa distanza), gli impiastri (in grado di generare crisi di panico in un ambiente) e molte altre curiosità di cui gli uomini, ancora troppo arretrati tecnologicamente, capiscono a stento tutti gli utilizzi: un po' come usare dei microscopi come se fossero martelli, ci dicono i fratelli Strugatzki.Il più prezioso dei tesori alieni è però la "sfera d'oro": un leggendario manufatto che sarebbe in grado di esaudire qualunque desiderio.Gli stalker, il cui nome deriva dall'inglese to stalk, ed è intreso nell'accezione di cacciatore che si muove furtivamente, rischiano la vita non solo propria, ma anche della futura discendenza: la Zona cambia infatti il patrimonio genetico delle persone e i figli degli Stalker rischiano di essere solo semiumani.Red Schouart, detto Roscio a causa del colore di capelli, è uno degli stalker più abili e per colmo di fortuna, è riuscito anche a farsi assumere presso l'Istituto delle Civiltà Extraterrestri di Marmont: di giorno Red può entrare nella zone in via ufficiale, di notte in via ufficiosa."Picnic sul ciglio della strada" è un romanzo di fantascienza noir in cui Red ha la parte del duro, in lotta contro il sistema che tenta di raggirare usando abili trucchi, ma da cui alla fine è inconsapevolmente a sua volta raggirato.I fratelli Strugatzki descrivono una intera comunità Stalker: ci sono giovani inesperti che cercano il brivido del rischio, come il Maltese; avidi di denaro come Beccamorti, i cui compagni fanno spesso una brutta fine; idealisti come Gutalin, che tornano a seppellire nella Zona quello che altri hanno rubato, convinto che la "roba del diavolo" debba tornare al diavolo.Ma è la storia di Red quella che dà impulso a questo volume, ne seguiamo infatti la carriera di stalker dai ventitre anni fino al momento di massimo culmine, quando finalmente sarà in grado di raggiungere la sfera d'oro, anche se a prezzo di un tradimento.Cosa muove Red, così freddo, così abile, a tornare nella Zona, dove è perfettamente cosciente che ci sarà sempre un pegno da pagare più alto del guadagno?La risposta è importante, perché forse è la stessa che ha spinto i fratelli Strugatzki a scrivere, Arkadi abbandonando il lavoro di interprete e Boris quello di astronomo:"Ma come potevo piantarla, quando avevo da mandare avanti la famiglia? Andare a lavorare? Non voglio lavorare per voi, mi fa schifo il vostro lavoro, riuscite a capirlo, questo? Se una persona lavora, lavora sempre per qualcuno, è uno schiavo e basta, e io ho voluto essere sempre me stesso, essere per conto mio, per poter sputare su tutti, sulla loro tristezza e sulla loro noia..."Il libro contiene molte interessanti riflessioni sulla psiche aliena, troppo facilmente rapportata a quella umana, mentre potrebbe benissimo essere per noi incomprensibile, come lo è del resto la stessa Zona, e sul modo semplice con cui gli esseri umani trovano comode soluzioni che spiegano tutto, ma non fanno conoscere niente di nuovo.Un libro ad alta tensione, con una incredibile inventiva fantascientifica (ho elencato solo una minima parte delle trovate degli Strugatzki), che lascia con la sensazione che la Zona in fondo sia il lato oscuro, la sfida irrisolta, che alberga in ogni uomo.Dal libro, nel 1979, è stato tratto un film dal titolo "Stalker", altro nome con cui è noto "Picnic sul ciglio della strada", per la regia di Andrei Tarkovsky.