L'angolo di Jane

Come smettere di farsi le seghe mentali e vivere felici


Giulio Cesare GiacobbeTitolo: Come smettere di farsi le seghe mentali e vivere felici. Autore: Giulio Cesare Giacobbe  Casa editrice: Ponte alle Grazie pag:121 costo: 6,20 euroCon un titolo come questo chiaramente questo libro doveva essere mio, così quando ho visto che era in edizione economica ho deciso di acquistarlo, e dopo averlo letto ho deciso che sarà mia l'opera omnia di Giulio Cesare Giacobbe. Se siete come me degli specialisti nel farvi problemi con la sola forza della mente, credo che questo breve libro possa esservi molto utile. Il libro è scritto in tono umoristico, simulando di voler imitare il linguaggio giovanile a cui si ispira anche il titolo, ma al di là dello stile faceto la materia è trattata in maniera sufficientemente seria e c'è un intero capitolo abbastanza tecnico che credo dovrò rileggermi per capirlo bene. Nella prima parte teorica l'autore spiega il meccanismo che porta alla "sega mentale", cioè a tormentarsi con pensieri che ci fanno stare male e del tutto inutili dal punto di vista pratico. Questo atteggiamento è una conseguenza del fatto che il pensiero è un atto involontario che si origina come meccanismo di difesa dalle aggressioni, vere o supposte tali, che crediamo di ricevere dall'esterno. Se qualcosa ci provoca uno stato di tensione, pensare ad una soluzione dovrebbe portare a scaricare l'energia in eccesso che il problema ci provoca. A volte questa strategia del cervello però va in tilt, per vari motivi. Questo accade quando ad esempio ci fissiamo con un problema del tutto immaginario, allo scopo di non pensare ai problemi veri che ci farebbero molto più male, con un meccanismo che è detto rimozione. In questo caso trovare una soluzione e smettere di farsi del male sarebbe qualcosa di inutile, perchè il nostro cervello inventerebbe altri problemi pur di non pensare al problema reale. Anche questa è autodifesa, ma alla fine può diventare più lesiva del problema stesso. Altre volte semplicemente il cervello ripete il pensiero in maniera ossessiva perchè secondo l'autore il pensiero non è un atto volontario, ma qualcosa da cui la nosta mente non può prescindere, per cui è facile scivolare nell'automatismo. Le soluzioni pratiche per smettere di cadere nella "sega mentale" prevedono innanzitutto di "smettere di pensare", nel fare il vuoto nella propria mente e concentrarsi sulla realtà circostante. Per fare questo Giulio Cesare Giacobbe suggerisce di adottare alcune strategie buddhiste, tra cui porsi in uno stato ricettivo verso l'esterno, in maniera acritica. Concentrarsi su una cosa reale è il modo migliore di non pensare. Per me questa è la parte più difficile, ma ci sono cose reali che non mi fanno pensare e trovo rilassanti: essere immersa nella natura ad esempio, allora veramente sento solo il sole sulla faccia, l'odore dell'erba , il venticello fresco e mi sento meglio. Altra cosa che mi fa stare bene: il caffè la mattina. Io non penso: bevo solo il caffè ed è una delle cose più rilassanti della giornata. Quindi credo che il suggerimento sia valido. Nella parte pratica sono riportati anche alcune strategie di primo soccorso per interrompere il flusso di pensiero ossessivo: ripetere un mantra ad esempio porta a scaricare le energie in eccesso. Un mantra è la ripetizione di una parola chiave, ma secondo l'autore a volte va bene qualunque parola, anche Coca-Cola. Questo è esattamente il genere di cose che io non farei mai . Oppure cercare di fare il vuoto e concentrarsi sul respiro (però come dice l'autore stesso questo può spesso portare a dormire).Questo libro mi è piaciuto molto, anche se mi ha fatto capire che la nevrosi, cioè il pensare troppo e inutilmente, non è uno stato di malattia, ma è la condizione normale degli esseri umani, visto che è stato proprio questo a portarci sulla via dell'evoluzione. Per questo il vuoto mentale, per quanto utile, è spesso difficile da realizzare, va un pò contronatura, almeno contro la mia di sicuro.Il sito ufficiale dell'autore è  http://www.giuliocesaregiacobbe.org/ . Dello stesso autore ho recensito "Come diventare bella, ricca e stronza" al post n° 26   http://blog.libero.it/angolodijane/view.php?msg=1070692