L'angolo di Jane

Sfide di lettura: quando leggere è una gara con se stessi.


C'è chi non riesce a leggere nemmeno un libro l'anno e chi invece è come un predatore di libri mannaro, posto davanti ad un gregge sterminato di letture, che non sappia quale libro-pecorella addentare come prima “vittima”.A pochi sono noti i dilemmi dei lettori forti, creature quasi sconosciute, la cui esistenza è per alcuni avvolta nella leggenda. Il mondo, là fuori, è pieno di libri. Se ne stampano a migliaia tutti i giorni. E' un pensiero che spesso ricorre nei pensieri dei lettori forti, una vocina a volte deliziosa, spesso fastidiosa che dice che la vita è troppo breve per leggerli tutti, il che significa che i libri non finiranno mai, ma allo stesso tempo implica anche che per quanto sia forte la volontà, per quanto tenace il desiderio, mai e poi mai un essere umano potrà farli tutti suoi. E' un pensiero così importante che non dubito che abbia persino spinto qualcuno alla fede: nell'aldilà potrebbero esserci librerie sterminate, con tutte le risposte a tutte le domande e tutte le domande che nessuno si è mai fatto; si potrebbero leggere anche cento libri nello stesso momento e non è detto che alla fin fine Dio stesso non sia altro che una sorta di bibliotecario/a universale.Poiché nel mare delle letture possibili non tutte sono altrettanto raccomandabili, a volte i lettori forti sentono di dover nobilitare il loro tentativo di assimilare tutto il leggibile, sfida perenne che non potrà mai essere vinta, dandosi a gare con se stessi di portata più limitata.Ad esempio un lettore forte potrebbe decidere di leggere tutti i libri di uno scrittore, come hanno fatto i redattori del blog della Penguin che hanno letto tutti i libri del prolifico Dickens, per poi poter stilare la loro classifica personale.Chi si dedicasse a leggere tutti i libri di Simenon o di Balzac avrebbe un bel da fare a trovarli tutti, visto che sono centinaia. Alla sfida della lettura si aggiungerebbe quella del collezionista: un divertimento nel divertimento.Leggere tutti i libri di Jane Austen sarebbe forse meno difficile, anche se certamente immensamente piacevole, visto che sono in numero minore: potrebbe un buon modo per buttarsi nel mondo delle sfide di lettura!Altri invece decidono di ingaggiare gare decisamente più moderne, come quelle di leggere tutti i libri della lista di Rory Gilmore, la protagonista, grande lettrice, del telefilm “Una mamma per amica”: c'è chi ha contato tutti i libri che appaiono nel corso della serie televisiva e li ha elencati, potete trovarli qui. Sono centinaia, anche qui la sfida appare essere piuttosto lunga e destinata ad alimentare forse anni di letture. E' un tipo si sfida che sta diventando piuttosto popolare di recente.Su anobii esiste addirittura un gruppo dedicato alle sfide, a tema vario, dal nome “Readears challenge”. C'è chi si impegna a leggere un certo numero di libri che contenga il nome di un animale nel titolo, chi decide di fare il giro del mondo leggendo libri di scrittori tutti di nazionalità diversa, chi invece “colleziona” letture i cui autori abbiano cognomi dalla A alla Z.Io stessa ho ingaggiato delle mini-sfide su questo blog: ad esempio leggere tutti i libri dello Strega prima dell'assegnazione del premio, sfida durissima, perché mentre leggo un libro centinaia di sirene mi chiamano a leggerne altri e difatti quasi mai vinco questo genere di gare.Forse un modo per fingere che uno stagno sia l'oceano, direte voi, ma anche, in effetti, un tentativo di trovare un avversario all'altezza: chi sarà più inflessibile e spietato di un lettore con se stesso?Chi lo accuserà con altrettanta veemenza di vigliaccheria, se non comprerà proprio quel libro che fa parte della lista dei libri da leggere? Credetemi, quando vedete un lettore girare angosciosamente fra gli scaffali di una libreria, non potete nemmeno immaginare quali tremende lotte, quali scontri all'ultimo sangue, fra opposte scelte di lettura, avvengano nella sua testa.Eppure proprio la sfida eterna con un avversario che non si può evitare, se stessi, può dare la forza di affrontare l'inaffrontabile: il fatto che alla fine non si possa davvero leggere tutto.