L'angolo di Jane

Prime impressioni sul Kindle Paperwhite, confronto con Kindle 4


Premetto che non possiedo un Kindle Paperwhite, ma un Kindle base, comprato circa un anno fa.Ho però avuto modo di mettere, assai brevemente, le mani sul Kindle Paperwhite, acquistato invece da mia sorella. Quindi sulla base delle mie prime impressioni, relative a quei pochi minuti in cui sono riuscita a staccare mia sorella dal suo adorato Kindle, ho deciso di scrivere una mini-recensione.I due tipi di Kindle hanno uno schermo delle stesse dimensioni, ovvero di 6 pollici, una risoluzione differente, (212 ppi il Paperwhite, 167 il Kindle base, il che significa che i caratteri del Papewhite sono più nitidi), e sopratutto mentre il mio vecchio Kindle ha pulsanti laterali per cambiare pagina, il Paperwhite è touch-screen. Infine il Kindle base non ha illuminazione dello schermo, mentre il Papewhite può essere auto-illuminato fino a far diventare la pagina bianca, come quella di un monitor di pc.Da spento, la prima cosa che colpisce del Kindle Paperwhite è il suo peso, leggermente superiore a quello del Kindle base, ma comunque inferiore a quello di qualunque tascabile. Tenuto fra le mani, il Kindle Paperwhite dà forse una impressione di maggiore solidità rispetto al Kindle 4, con un tocco gommato che lo rende meno scivoloso. Tuttavia il mio Kindle 4 è veramente una piuma al confronto: anche se in realtà la differenza è di soli poche decine di grammi, non posso dire di non averla notata.Una volta acceso però il Kindle Papewhite ha molte funzionalità in più: i libri sono infatti elencati con l'immagine della copertina, 6 per pagina, il che forse li rende più riconoscibili, anche se è sempre possibile passare all'elenco classico, e lo ammetto la cosa è graficamente molto più gradevole. Per passare da una pagina all'altra delle anteprime si deve “sfogliare” la pagina, con un gesto del dito, simile a quello che si farebbe per sfogliare un libro di carta: in questo preferisco invece la comodità dei tasti del mio Kindle base, perché anche se il touch screen del Paperwhite è ottimo e responsivo, per quanto posso giudicare, capita  a volte che  il dito “non fuzioni” o che per sbaglio invece di sfogliare la pagine si apra una delle anteprime (certamente una cosa che con l'abitudine al suo uso capiterebbe meno di frequente).I libri si aprono, come nel Kindle base, molto in fretta, e anche la velocità di “sfogliamento” delle pagine è ottima: basta toccare brevemente il lato destro o sinistro del Kindle Paperwhite, per andare avanti e indietro nell'ebook.Con un po' di pratica si impara anche a sottolineare e ad accedere al vocabolario, anche se ovviamente in questo caso occorre sempre un po' di esercizio prima di evitare errori, ma il tutto è molto intuitivo.La rapidità di accesso a vocabolario, la possibilità di scrivere le note con il touch-screen in maniera molto rapida, mediante tastiera virtuale, sono certamente punti di forza del Kindle Paperwhite, rispetto al più macchinoso Kindle base, che invece necessita di utilizzare un tasto navigatore un po' piccino e non sempre facile da manovrare.Ma veniamo al punto fondamentale: l'illuminazione.Il Kindle Papewhite può infatti essere illuminato internamente, passando da uno schermo grigio simile a quello del Kindle 4 (forse solo con i caratteri leggermente più neri), fino ad un più luminoso bianco, in un una scala di gradazioni che va da 0 a oltre 20. Questo permette di “sgrigire” (se mi passate il termine) lo schermo, fino a renderlo simile, più che ad una pagina di carta, a quello di uno schermo luminoso di pc, anche se con meno luce diretta verso gli occhi.Per avere l'effetto che si vede nelle foto diffuse di solito del Papewhite, di giorno bisogna illuminare lo schermo da 17 in poi, cioè quasi al massimo della luminosità.In una stanza buia, anche solo con una luminosità tra 7 e 10, lo schermo si leggerà bene ugualmente, mentre man mano che la stanza è più illuminata, per notare lo stesso effetto di schiarimento si deve illuminare maggiormente lo schermo.Veniamo alla durata della batteria: secondo Amazon dovrebbe durare un mese a luminosità 10, leggendo mezz'ora al giorno. In questo mi devo rifare non alla mia esperienza personale, ma a quanto osservato nell'utilizzo di chi possiede il Papewhite.Mia sorella utilizza il Paperwhite a luminosità elevata (almeno 20), legge parecchio, certo più di mezz'ora, è una rapidissima lettrice (io al confronto sono una tartaruga) ed usa un carattere abbastanza grande, quindi sfoglia certamente molte più pagine della media delle persone: a lei la batteria dura molto meno di un mese, credo al massimo 4-5 giorni, se non anche di meno.Nel complesso, da quanto ho potuto giudicare, credo che il Kindle Paperwhite sia più adatto a chi non sopporta gli schermi grigi, ama il touch screen, deve prendere note o ha necessità frequente di accedere al vocabolario, perché in questo il Paperwhite è davvero molto più facile da utilizzare.E' inoltre utile se spesso si legge in ambienti poco luminosi perché lo schermo auto-illuminabile lo rende sempre perfettamente leggibile.Per chi invece non ha problemi a leggere schermi meno contrastati e non ama il touch screen, ma i tasti fisici, il Kindle 4 è ancora molto valido: in fondo basta mettersi a favore di luce e si legge bene lo stesso. Non è adatto invece se avete sempre odiato l'effetto “carta grigia”. La batteria del Kindle 4, inoltre, dura davvero molto più del Papewhite, Per chi usa il Kindle come dispositivo “da viaggio”, forse è più adatto il Kindle base che non il Papewhite.Ultima nota, un piccolo dettaglio tecnico sul wi-fi, che potrebbe essere utile a qualcuno. Il Kindle base è in grado di interpellare una rete, anche se questa oscura il proprio nome, mentre il Paperwhite vede la rete solo se questa rende “pubblico” il proprio nome, altrimenti, anche se la rete c'è, il Papewhite non la vede (almeno per quello che ho potuto notare io). Nella maggioranza dei casi questo non è un problema: quasi tutti usano reti wifi che diffondono il proprio nome, ma se siete maniaci della sicurezza, magari la cosa potrebbe interessarvi, perché potrebbe sorgere qualche piccolo problema tecnico.