In un universo lontano, lontano.... Questo incipit potrebbe illudervi ma sul serio, scordatevi Star Wars perché in questo romantico e smieloso film (e non sapete ancora quanto questa parola sia adatta) si parla sì di fantascienza, ma declinata in chiave fiabesca e romantica, senza troppa pretesa di aderenza a eventuali ed immaginarie leggi fisiche, quanto piuttosto alle leggi del cuore.Comunque, stavo dicendo che in un universo lontano, lontano due pianeti vivono a strettissimo contatto, ognuno con una sua propria gravità, “Il mondo di sopra” e “Il mondo di sotto”: alzando gli occhi al cielo in uno di questi mondi non vedreste le nuvole, bensì il mondo parallelo capovolto in cui ogni cosa è fatta di un tipo di materia che è attratta solo dal suo stesso pianeta. “Il mondo di sopra” è ricco e sfruttatore, mentre “Il mondo di sotto” è povero, ma pieno di petrolio (cosa questa che potrebbe suggerirvi qualche parallelo con il mondo su cui siete ora).In alcuni punti i due mondi sono vicinissimi ed è proprio sulla cima di un picco sporgente che Adam (Jim Sturgess) del “mondo di sotto” incontra Eden (Kirsten Dunst) “del mondo di sopra”: con simili nomi il destino non può che essere quello di cogliere il frutto proibito di un amore interdimensionale, infatti i due come è ovvio, se no non vi sareste nemmeno disturbati ad andare al cinema, si innamorano l'uno dell'altra.Ma il contatto fra i due mondi è proibito, oltre che pericoloso: se si mettono a contatto la materia del mondo di sotto e quella del mondo di sopra, dopo qualche ora cominciano a bruciare.I tempi di contatto fra Adam ed Eden sono pertanto piuttosto limitati.“Upside Down” non rispetta rigidamente le stesse regole che enuncia: Adam ad esempio mangia del cibo del mondo di sopra e non brucia, ma come ho già detto questa è fantascienza obnubilata dall'amore.Un giorno sfortunato della loro adolescenza, Adam ed Eden, che si trovano entrambi nel mondo di sotto, vengono scoperti e braccati da una specie di polizia forestale che spinge Adam a rimandare Eden in tutta fretta nel suo mondo, ma per un incidente Eden viene lasciata cadere e sbatte la testa.Adam crede che Eden sia morta, ma in realtà la ragazza ha solo la perso la memoria.Dieci anni dopo Adam vede Eden in televisione e capisce che la ragazza è viva e che lavora per la TransWorld, l'azienda che sfrutta il petrolio del mondo di sotto e che costituisce un ponte fra i due mondi paralleli, visto che si estende da un pianeta all'altro, e nella quale si svolge anche lavoro di ricerca..Adam decide di andare a lavorare per la TransWorld, sfruttando un segreto rivelatogli dalla zia Becky, quello del miele delle api rosa. Le api rosa che vivono in una zona in cui i due mondi sono vicinissimi, la stessa dove Adam ha incontrato Eden, usano il polline di entrambi gli universi paralleli per il loro miele che ha che una proprietà straordinaria: non risente della gravità di nessuno dei due mondi, galleggia come se fosse aria.
Adam incorpora il magico miele rosa (pink power!) in una crema antirughe miracolosa, capace di tirare così tanto su la pelle da regalare dieci anni di meno, senza però rivelare quale sia il suo ingrediente segreto.Assunto come dipendente della TransWorld, Adam cercherà con vari mezzi, e a rischio di bruciare per il prolungato contatto con materia del mondo opposto al suo, di incontrare Eden e ristabilire con lei l'antico rapporto d'amore, grazie anche all'aiuto del collega Bob (Timothy Spall, il “ Peter Minus” di Harry Potter) del mondo di sopra.“Upside Down” ha il pregio di una bellissima fotografia, che è forse il punto forte di tutto il film e di una ricostruzione dei due mondi paralleli molto suggestiva e ben realizzata, anche se a volte vedere continuamente facce sottosopra può essere fastidioso.Per quanto riguarda la storia, sebbene dichiaratamente fiabesca, ha purtroppo qualche falla nella trama che emerge in un finale frettoloso, forzatamente positivo, nel quale i due protagonisti possono vivere felici e contenti, ma senza che in effetti si capisca bene come abbiano fatto a raggiungere l'agognato risultato: sappiamo solo che il collega di Adam ha brevettato un composto a base di miele rosa e che Eden visto che è incinta (anche se vi chiederete quando è successo visto che i due sembravano essersi scambiati solo casti baci), ora può andare a spasso anche per il mondo di sotto senza problemi. Un po' poco come sforzo di fantasia, dite? Lo dico anche io.Una soluzione troppo facile per una storia che in fondo aveva delle potenzialità, uno zuccherino happy-ending davvero poco convincente: dopo tutto quel miele mi aspettavo qualcosa di più.Un secondo prima Adam viene lanciato da un auto in corsa della TransWorld e minacciato se non rivelerà quale magico ingrediente fa funzionare la sua crema (cioè il miele rosa), e quello dopo invece il brevetto è registrato dall'amico di Adam ed Eden è già incinta, si accendono le luci, il film è finito.Vi viene da chiedervi se vi siete persi qualcosa, magari se non vi siete addormentati un attimo perdendo un pezzo di film: no, eravate svegli, è proprio il film che si trascina davvero molto lentamente per la prima parte, puntando tutto su una miriade di effetti speciali, ed una innegabile bravura nel realizzare i due mondi paralleli, piuttosto che nello sviluppo di una trama convincente, per poi finire nel giro di un amen.Non che alla fine il risultato sia pessimo: è un film godibile, carino, credo perfino bello per gli inguaribili romantici, solo che avrebbe potuto decisamente essere migliore con un finale più convincente.