L'angolo di Jane

Il vero trono di spade, secondo George R.R. Martin


Qualche giorno fa, sul suo blog, George R. R. Martin ha rivelato ai suoi fedeli lettori che, benché sia soddisfatto del telefilm realizzato dalla HBO, aveva immaginato il trono usato dai re delle Sette Terre, il “Trono di Spade”,  in maniera assai differente da come è stato effettivamente rappresentato sul set.Secondo la descrizione di Martin nelle sue “Cronache del ghiaccio e del fuoco”, il “Trono di Spade” sarebbe forgiato dalle spade dei vinti dal regno nel corso delle guerre, una seduta complicata e barocca, con molte punte acuminate e sporgenti, assai scomoda per chi vi si siede sopra.Gli scenografi della HBO hanno realizzato quindi il trono che potete vedere qui:
Ma George R. R. Martin aveva in mente qualcosa di molto più grandioso: dall'alto del trono, molto sopraelevato rispetto al resto della sala, il re avrebbe dominato tutta la sala, che Martin immaginava grande almeno quanto la cattedrale di Saint Paul o l'abbazia di Westminster. “Il trono di spade” avrebbe dovuto essere composto da un numero grandissimo di armi, forse migliaia, rendendolo una sorta di scultura asimmetrica, non bella a vedersi, simbolo della guerra e della violenza che aveva comportato sottrarle ai nemici.Nel suo post dell'8 Luglio lo scrittore indica la rappresentazione del trono fatta dall'artista Marc Simonetti come quella più prossima alla sua immaginazione, la potete vedere qui sotto:  
Anche se ho apprezzato molto lo show della HBO, devo dire che anche io, nell'immaginare gli scenari per le “Cronache del ghiaccio e del fuoco” immaginavo qualcosa di più sfarzoso, soprattutto per “Approdo del re”, la parte del regno a Sud nella quale risiede il sovrano.I produttori hanno invece scelto una rappresentazione più simile all'alto medioevo europeo (in particolare per gli Stark), quello più prossimo alle invasioni barbariche, un'epoca fatta di maggiore semplicità rispetto sia a quelle che la precedettero che a quelle che la seguirono.Io invece immaginavo qualcosa di più simile al basso medioevo, quando le arti avevano preso a raffinarsi maggiormente, il periodo più prossimo al rinascimento, dopo l'anno mille: un medioevo raffinato, sfarzoso, artisticamente più evoluto. Nel telefilm questo tipo di medioevo sembra invece essere usato per rappresentare soprattutto i ricchi Lannister: se si osserva ad esempio il modo in cui viene abbigliato Tywin Lannister, ho proprio l'impressione di vedere qualcuno sbucato dal basso medioevo piuttosto che dall'alto, mentre esattamente il contrario vale per Eddard Stark.Le foto qui sotto vi faranno capire cosa intendo:   
Nonostante l'indubbio valore del telefilm, in cui le psicologie dei personaggi creati da Martin sono rese in modo molto efficace (Tyrion, ad esempio, è semplicemente perfetto), credo che anche in questo caso nulla sia grandioso quanto l'immaginazione dei lettori (e degli scrittori!).