L'angolo di Jane

Ricordi di un vicolo cieco - Banana Yoshimoto


Titolo: Ricordi di un vicolo cieco Titolo originale: Deddoendo no omoide Autrice: Banana Yoshimoto Casa editrice: Feltrinelli pag: 159 costo: 11 euro "La felicità arriva all'improvviso, indipendentemente dalla situazione e dalle circostanze, tanto da sembrare spietata. In qualsiasi condizione, e con chiunque ti trovi.Non puoi prevederla in nessun modo.E' impossibile crearsi la felicità da soli, secondo i propri desideri. Può arrivare un attimo dopo, oppure non arrivare, per quanto uno possa aspettare. E' imprevedibile come lo sono le onde e il tempo. I miracoli sono sempre in attesa, senza fare distinzione per nessuno.Ma questa era l'unica cosa che ancora non sapevo."Questo breve passo è tratto dall'ultimo dei cinque racconti che compongono "Ricordi di un vicolo cieco" , che è anche quello che dà il titolo al libro e ne espone in maniera più esplicita l'intera filosofia. Tema fondamentale è il conseguimento di uno stato di felicità che passa attraverso esperienze dolorose e difficili, che in prima battuta sembrerebbero solo portatrici di tristezza e sventura,ma aprono poi nuove prospettive per i protagonisti, portandoli anche ad una evoluzione da un punto di vista spirituale. Contrariamente alla comune idea che la felicità va cercata ed inseguita ad ogni costo, i personaggi di questa storia la trovano proprio quando sembrano aver perso ogni speranza di raggiungerla, in maniera del tutto imprevedibile. Il libro contiene come al solito un poscritto dell'autrice, che asserisce di avere amato molto questo libro e di ritenere che il quinto racconto in esso contenuto sia anche il migliore mai scritto, quello per cui è felice di essere diventata scrittrice.Io adoro la Yoshimoto, ma mi permetto di dissentire. Purtroppo sembra che l'autrice abbia perso un pò di vena creativa e chiunque abbia letto i suoi libri non potrà fare a meno di ritrovare anche in questo il ripetersi dei medesimi temi, senza però la grazia dei primi romanzi: l'amore per la cucina, le esperienze spirituali mescolate a quelle paranormali, lo stupore per una rivelazione improvvisa che viene da cose della vita quotidiana. Questa raccolta di racconti è davvero molto simile, sia come filosofia, che come stile di scrittura a "Il corpo sa tutto", altro libro che ho trovato poco entusiasmante. L'autrice afferma che pur non avendo vissuto in prima persona gli episodi raccontati, le emozioni in esso descritte le sono molto famigliari e di avere pianto rileggendo il manoscritto. Forse un maggiore distacco le avrebbe permesso di notare che i racconti mancano di spessore nella tramae che i personaggi sono tutti un pò troppo simili tra loro. Di Banana Yoshimoto ho recensito anche "Il corpo sa tutto al post n° 74  http://blog.libero.it/angolodijane/view.php?msg=1218349