L'angolo di Jane

L'albero dei giannizzeri - Jason Goodwin


Titolo: l'abero dei giannizzeri Titolo originale: The Jannissary Tree Autore: Jason Goodwin Casa editrice: Einaudi pag: 330 Costo: 15,50 euroAnno 1836, Istanbul, capitale dell'Impero Ottomano. Il potere è nelle mani del sultano Mahmut e l'impero sembra avviarsi verso un'epoca di modernizzazione, dopo aver spazzato via la guardia giannizzera, il corpo di soldati reclutati tra gli infedeli e convertiti a forza alla religione mussulmana, divenuti una spina nel fianco dello stato turco a causa della loro risoluta opposizione ad ogni cambiamento progressista. Lo spettro dei giannizzeri sembra però riapparire quando alcuni soldati della nuova guardia vengono ritrovati uccisi in maniera insolita, con tipici emblemi dei giannizzeri, come per lanciare un messaggio in codice su un eventuale ritorno al passato. A indagare sugli omicidi viene chiamato Yashim, colto eunuco di corte, appassionato di cucina, che si troverà ad indagare su due fronti: all'interno dell'harem e nella città di Istanbul.Il libro è certamente più un tentativo di realizzare un affresco storico della città di Istanbul che non un buon giallo. Dal punto di vista della complessità del mistero "L'abero dei giannizzeri" lascia davvero a desiderare,diversi particolari rimangano alla fine inspiegati. Il libro presenta molti cambi di scenario da un capitolo ad un altro e spesso si fa fatica a capire di chi l'autore stia esattamente parlando. Le scene d'azione sono rese in maniera poco efficace, le descrizioni sia pure abbondanti sembrano didascalie tratte direttamente dall'enciclopedia e inserite in maniera poco efficace nella narrazione. La rappresentazione del vita dell'impero turco dell'800 sembra tratta dai film degli anni '60 (mi ha ricordato molto la serie "Angelica"), con personaggi un pò troppo stereotipati (la bella avventuriera, il nobile cialtrone, ecc). Nel complesso ho trovato questo libro abbastanza noioso. Credo ci sia attualmente una "moda" per i gialli storici, ma non tutti riescono ad essere ugualmente efficaci. Nello stile della scrittura questo libro mi ha molto ricordato "Il circolo Dante" di Matthew Pearl, altro noiosissimo giallo storico ambientato invece nell'america dell'800 (questi due libri sembrano veramente scritti dalla stessa persona a parte l'indulgere di Goodwin nel descrivere le avventure amorose del suo protagonista). In definitiva: un libro senza infamia e senza lode (perchè ne ho letti di peggiori) , semplicemente noiosissimo.PS: se vi interessa un giallo storico molto bello, anche se vi lascerà più interrogativi che risposte, vi consiglio "Un enigma color porpora" di Wolfram Fleischhauer, un libro che indaga sul mistero legato ad un quadro e alla realtà storica che nasconde, ambientato nella Francia del '500.