L'angolo di Jane

Un indovino mi disse - Tiziano Terzani


Titolo: Un indovino mi disse Autore: Tiziano Terzani Casa editrice: Tea Libri pag: 429 Costo: 8 euroNel 1975 un indovino predice a Tiziano Terzani, che per 30 anni è stato corrispondente dall'Asia di "Der Spiegel" , che nel 1993 non dovrà mai prendere aerei o rischierà la vita. Il tempo passa, ma l'ammonimento dell'indovino resta nella mente del giornalista: solo pochi anni prima ha rischiato di morire in Cambogia, scambiato erroneamente per una spia da alcuni soldati durante una guerra, con fucile puntato contro si salva sorridendo e mostrando il passaporto che indica che è un reporter italiano. La paura della morte però non lo abbandona. Così, giunto il 1993, un pò per sfida, un pò per scaramanzia, Terzani decide di prendere una decisione molto difficile da mantenere per qualcuno che voglia sempre essere in prima linea là dove sono le notizie: non prenderà aerei per un anno intero, muovendosi attraverso l'Asia solo via terra o via mare.Questo costringe Terzani ad uno stretto contatto con le popolazioni locali, a vedere come vivono realmente, lontano dalla finta modernità di paesi visitati solo attraverso aeroporti o hotel per stranieri. Durante i vari viaggi inoltre, in ogni posto dove si troverà, l'autore prenderà l'abitudine di consultare un indovino locale e farsi predire il futuro. Sono descritte decine di queste consultazioni ed è curioso vedere come al variare della cultura, varino anche le cose che ogni indovino ritenga importanti predire per prime.Ho trovato questo libro molto interessante, soprattutto nel modo di descrivere come vivono i popoli asiatici, di come la modernità occidentale abbia stravolto le loro tradizioni, accentuando anzichè risolvendo i classici problemi di sempre. Tra le cose che mi hanno colpita di più: l'espansione cinese nei vari paesi asiatici ( i cinesi controllano spesso quasi tutti i commerci ), l'incontro in Birmania con Khun Sa (all'epoca il più grande narcotrafficante in oriente) che fa rivelazione inaspettate sulla posizione dell'America nel traffico di stupefacenti; la differenza fra occidentali cristiani e buddhisti di fronte al concetto di "destino". Un difetto di questo libro invece è che la descrizione delle consultazioni con i vari indovini tende ad essere ripetitiva, ma come monito contro i ciarlatani di tutto il mondo mi sembra piuttosto efficace.