L'angolo di Jane

Intelligenza emotiva - Daniel Goleman


Titolo: Intelligenza emotiva Titolo originale: Emotional Intelligence Autore: Daniel Goleman Casa editrice: Bur Pag:391 costo: 9 euroPer molti anni il paramentro fondamentale per valutare l'intelligenza personale è stato il Q.I, il quoziente intellettivo, che misura una serie di attitudini logico-matematiche e linguistiche. Nel corso degli ultimi anni si è però visto che il Q.I. non è un buon indice predittivo del successo personale, soprattutto nel caso di Q.I. elevati: mentre quasi certamente chi ha un Q.I. inferiore a 80 (il valore medio è 100), non sale molto nella scala sociale, non si riscontrano significative differenze fra chi ha un Q.I. elevato e chi invece ha un Q.I. che rientra nella media. Il numero di persone che raggiungono il successo non sembra essere quindi influenzato da questo parametro.Partendo da questa considerazione, Daniel Goleman cerca di illustrare come a fare la differenza nella capacità di inserirsi nella società, ma anche di avere una vita emotiva appagante, sia un fattore che egli definisce "intelligenza emotiva" (o intelligenza emozionale), dato dalla capacità fondamentale di riconoscere i propri sentimenti e quelli degli altri, di riuscire a immedesimarsi nell'altro in un processo detto "empatia" in modo da riconoscerne intenzioni ed esigenze, di riuscire ad elaborare risposte "competenti" da un punto di vista emotivo. Altrettanto importanti sono le capacità di autocontrollo: rimandare le gratificazioni in vista di un obiettivo più grande e quindi persevare con costanza, senza abbattersi, senza dubitare che agli sforzi compiuti corrisponderà un risultato. In poche parole essere perseveranti ed ottimisti.Chi ha queste doti, spontanee o apprese, ha molte più probabilità di essere soddisfatto del proprio lavoro, di vivere una relazione appagante e persino di avere una salute migliore. Gli stati emotivi influenzano infatti l'intera esistenza e secondo Goleman sono i veri motori dell'intelligenza umana.Il nostro sistema nervoso è costituito in modo da dare una risposta il più veloce possibile ad ogni situazione che possa presentarsi: questa risposta però in molti casi non è elaborata dalle aree cerebrali a cui corrisponde l'intelligenza intellettiva (la corteccia), ma dal "sistema limbico", un area a cui corrisponde l'elaborazione di risposte emotive. Questo accade perchè l'area emotiva del cervello è molto più rapida di quella intellettiva, a cui occorre più tempo per elaborare risposte adeguate. Questa capacità si è rivelata fondamentale nel corso dell'evoluzione dell'uomo per garantirne la sopravvivenza. Se ad esempio si sente un rumore molto forte alle spalle, l'istinto è quello di scansarsi prima ancora di capire di cosa si tratti: la paura, un emozione molto forte, porta ad agire in quei pochi secondi che possono fare la differenza fra la vita e la morte, se ad esempio, nel caso riportato, scansarsi significa evitare un masso o qualcosa che può ferirci.Situazioni analoghe si presentano per sentimenti come collera, felicità, tristezza: la risposta emotiva a una situazione che può scatenarle invade il cervello ancora prima che sia possibile elaborare una risposta adeguata delle aree superiori, creando un "sequestro emotivo". Se ci si sente attaccati, o trattati ingiustamente "la collera", l'impulso all'attacco o alla fuga sono sentimenti fortissimi che richiedono una repressione di altre aree del cervello per essere sedate e ricondotte ad una visione più chiara. Questo accade per tutti, anche per le persone più controllate, la differenza sta solo nella capacità di dominare questi primi impulsi. Secondo Goleman nella vita moderna risposte così rapide e aspecifiche sono spesso più fonte di problemi che di soluzioni, soprattutto perchè si va perdendo sempre di più la capacità di interpretare correttamente gli atteggiamenti altrui, vedendo sempre più spesso attacchi anche dove non ve ne sono. Situazioni di emergenza che richiedano risposte immediate per la sopravvivenza però sono sempre più rare, viceversa sono sempre più importanti doti di mediazione, di elaborazione superiore ed autocontrollo. Il primo passo verso un maggiore controllo è quello di riuscire quindi ad interpretare correttamente il prossimo, o le varie situazioni della vita, in modo da evitare "il sequestro emotivo" o comunque da controllarlo in maniera adeguata alle circostanze. Questo richiede una "educazione emotiva" fin dai primi anni di vita, mentre secondo l'autore nella maggioranza dei casi la formazione emotiva dei giovani è completamente lasciata al caso, con la conseguenza che in una società in cui le persone tendono a vivere sempre meno "insieme" , in una comunità, la capacità di intepretare gli altri si fa sempre più debole. Da qui l'incremento di violenze, depressione, suicidi, ma anche di divorzi e criminalità giovanile.Il libro è davvero molto interessante, forse uno dei più notevoli libri di psicologia che abbia letto. Gli argomenti trattati sono davvero molti e anche se questo post può sembrare molto lungo in realtà non è che un accenno dei molti temi affrontati da Goleman. Non si tratta del solito manuale di auto-aiuto, non ci sono semplici regole da seguire: si tratta di una analisi scientifica e molto accurata di come funziona il cervello e di come questo influenzi i comportamenti personali e sociali. Il libro stimola la riflessione personale, piuttosto che offrire facili soluzioni, anche perchè i temi affrontati sono davvero molto complessi. L'analisi delle emozioni di Goleman è veramente molto accurata: "anatomia della collera" ad esempio è qualcosa che mi ha davvero illuminata sul perchè certe volte passo prima all'azione che a qualunque riflessione se mi sento attaccata gravemente (anche se le mie sono solo esplosioni verbali)!Consiglio questo libro a tutti, credo ci sia qualcosa da imparare per ognuno, anche se chiaramente si tratta di un libro che richiede una lettura molto attenta, per certi aspetti anche molto tecnico, anche se lo stile di Goleman è molto chiaro e scorrevole.PS: questo libro non l'ho letto in vacanza, ho finito di leggerlo ieri, ma mi è piaciuto molto e così ho deciso di scriverne subito una recensione.