L'angolo di Jane

Spiral - Koji Suzuki


Titolo: Spiral Autore: Koji Suzuki Titolo originale: Rasen Traduzione: Chiara Salina Casa editrice: Tea libri pag: 349 costo: 8,40 euroSpiral è il seguito del più noto Ring, il libro da cui sono stati tratti una serie di film horror giapponesi e due film  hollywoodiani. Le versioni cinematografiche si discostano dalla trama originale ideata da Koji Suzuki in diversi particolari, l'unico aspetto comune sia ai libri che alle pellicole sta nella vicenda iniziale alla base della storia. Quattro giovani studenti decidono di passare il week-end in un cottage in affitto; per puro caso i giovani guardano una videocassetta che è stata lasciata nel videoregistratore dai precedenti occupanti ;le immagini, apparentemente prive di senso, si succedono sullo schermo irresistibilmente inquietanti, fino a che non compare una scritta finale che li ammonisce a fare qualcosa entro sette giorni o moriranno. I ragazzi, credendo che la videocassetta sia solo uno scherzo, decidono di cancellarne la parte finale che contiene le istruzioni per salvarsi, per rendere la visione ancora più terrificante per coloro che la vedranno in futuro. Una settimana dopo i quattro moriranno in maniera misteriosa tutti nello stesso istante, pur trovandosi in posti diversi. Un giornalista decide di indagare sulle strane morti dei quattro studenti e le sue ricerche lo porteranno nuovamente nel cottage dove si trova la videocassetta maledetta: anche l'uomo guarderà il misterioso filmato e da quel momento cercherà di scoprire in ogni modo l'origine del nastro e come liberarsi dalla maledizione.Nel primo libro di Suzuki il protagonista principale rimarrà sempre il giornalista Asakawa, a cui si affiancheranno nella ricerca un amico esperto di logica (Ryuji) ed un collega di lavoro (Yoshino), al contrario della più famosa versione cinematografica americana  in cui la vera protagonista è la moglie dell'uomo (Naomi Watts), che dopo aver visto il filmato insieme al figlio, viene coinvolta in prima persona nelle indagini.Film e libro scelgono due vie differenti per spiegare l'origine della cassetta: nel film viene preferita una spiegazione basata più sul soprannaturale, legata a fattori spirituali, mentre nel libro la spiegazione del mistero è di natura fantascientifica, ed è legata alla diffusione di un virus. Alla fine di Ring, Suzuki ci aveva  fatto credere che Asakawa fosse riuscito a risolvere l'enigma della videocassetta, riuscendo infine a capire quali fossero le misteriose istruzioni da eseguire. In Spiral, invece, scopriamo che anche il giornalista ha fallito e non è riuscito a salvare moglie e figlia. Asakawa è l'unico a non essere morto a causa della maledizione di Ring, anche se l'uomo è finito in coma in seguito allo shock.Ad indagare sulle morti misteriose è questa volta l'anatomo-patologo Mitsuo, che si troverà a sezionare il corpo di Ryuji. Per risalire all'origine della morte dell'uomo, Mitsuo finirà per scoprire anche gli analoghi casi precedenti e tutta la complicata storia legata alla videocassetta maledetta.In Spiral Koji Suzuki approfondirà ancora più di Ring i dettagli di natura scientifica scelti per la spiegazione di Ring, inserendo addirittura un capitolo che parla di DNA, sia pure in maniera estremamente grossolana. Purtroppo l'intero libro ha il grave difetto di contenere "fantascienza nella fantascienza": vediamo infatti un normale medico legale improvvisarsi clonatore di DNA, mentre magari magari altri personaggi realizzano vaccini in men che non si dica o accettano per vere spiegazioni che apparirebbero a chiunque fantasiose senza battere ciglio. Un altro difetto della storia è quello di avere in gran parte ridimensionato la figura di Sadako, la donna all'origine della maledizione di Ring, rendendola un personaggio in un certo senso "più convenzionale", capace di lasciare anche una lettera  al protagonista,in perfetto stile giapponese, in cui al ricatto si mescolano quasi delle scuse, con un atteggiamento più da Yakuza che da essere soprannaturale. Inoltre, può sembrare assurdo dirlo, ma Ring era decisamente più femminista e questo in un certo senso era un suo punto di forza: Sadako aveva deciso di perseguitare l'umanità e si applicava a questo obiettivo con le proprie sole forze. In Spiral la donna viene invece fortemente "condizionata" nella propria strategia da un personaggio maschile (non vi dico di più per non rovinare la trama): è un pò come se Suzuki avesse voluto creare un capo uomo per la sua protagonista, esattamente come nella convenzionale società giapponese. Se prima Sadako era il boss, ora sembra una banale impiegata della società "distruggiamo l'umanità".Molto del pathos del precedente libro viene decisamente a mancare e i personaggi risultano nel complesso meno appassionanti e l'intera vicenda un pò troppo prevedibile. L'unica trovata davvero interessante è quella per cui anche il lettore si troverà in qualche modo "coinvolto" nel mistero di Ring (non dico di più perché altrimenti rovinerei una eventuale lettura).Nonostante i lati negativi, devo dire che comunque ho trovato interessante leggere Spiral: è sicuramente scritto in tono minore rispetto a Ring, ma è comunque un libro "che si fa leggere", l'ho finito infatti in pochissimo tempo (lo recensisco in ritardo per mancanza di tempo), ma vi avverto che io sono appassionata di fantascienza e simili. Sono molto  curiosa di sapere come continuerà la storia nel suo seguito Loop, che spero ritorni alla capacità di impatto del primo Ring.Nel complesso la storia di Ring è composta da quattro libri, già tutti pubblicati da diversi anni in Giappone. In Italia la storia è stata stampata dalla Editrice Nord con diversi anni di ritardo (Ring risale al 1991), con una traduzione che purtroppo non è realizzata direttamente dal giapponese, ma dall'edizione americana (i traduttori dal giapponese saranno troppo costosi o solo incredibilmente rari?). Attualmente sono stati pubblicati nell'ordine: Ring, Spiral e Loop ( quest'ultimo non ancora in edizione economica). L'ultimo capitolo della saga, non ancora pubblicato in Italia,  ha il titolo originale di Birthday.Se volete saperne di più su Koji Suzuki (autore anche di Dark Water)  vi rimando a questo link di wikipedia.