L'angolo di Jane

Cap.9 - Invidia


Inghilterra meridionale XVI secoloLa donna si rialzò a fatica dal terreno ricoperto di foglie. I vestiti erano laceri e sporchi: ormai correva da almeno un paio d'ore attraverso il bosco, nel tentativo si sfuggire agli inseguitori. Da lontano poteva udire i cani abbaiare freneticamente e ,dal punto rialzato in cui si trovava, riusciva a scorgere il riflesso degli ultimi raggi di sole baluginare sulle armi dei soldati. Era il crepuscolo ed una luce dorata serpeggiava attraverso i rami, ma ben presto sarebbe stato buio; allora orientarsi sarebbe stato ancora più difficile. Meredith si fece forza: poteva sentire il cuore pulsare direttamente nelle orecchie, il rumore affannoso del respiro le impediva persino di udire i propri passi, ma non poteva arrendersi. Il campanile era vicino. Doveva arrivare prima di Selina, prima che chiunque la trovasse. Il libro per il quale era stata condannata per stregoneria era misteriosamente scomparso. C'era forse bisogno di un'altra prova della colpevolezza di quella fanciulla ribelle che osava leggere e scrivere? Così avevano tuonato i suoi accusatori. Solo il rogo, solo il fuoco purificatore avrebbe estirpato il male che quella donna portava in corpo. Essa rifiutava di confessare, ma gli inquisitori avrebbero riportato l'ordine. Selina aveva pianto in tribunale.“Meredith, ti prego confessa! Rinnega il demonio”! Dì loro dov'è quel libro, ti prego!” Le sue urla avevano riempito tutta l'aula. La donna era poi svenuta, tra le braccia di Mr. Blanche, il padre di Meredith. Le due ragazze erano cresciute insieme. Selina era la figlia della sorella di Mr. Blanche e quindi cugina di Meredith. Rimasta orfana a soli cinque anni, a causa di un incendio che aveva distrutto la sua casa e ucciso tutta la sua famiglia, era stata accolta in casa degli zii, ricchi ed eccentrici mercanti, che avevano voluto che le due ragazze ricevessero una istruzione superiore; usanza certamente insolita per quei tempi.Meredith ripensò con rabbia al momento in cui l'avevano trascinata via in catene, allo sguardo ipocrita di Selina, così pronta a simulare dolore, al momento in cui le si era avvicinata, con il volto pressato contro il suo, come per darle un bacio d'addio: “ Confessa, idiota! Dimmi dov'è quello stupido manoscritto o sarò io stessa ad appiccare il fuoco che ti brucerà viva” le aveva mormorato all'orecchio stringendole il braccio. Meredith l'aveva scostata con foga e le aveva sputato in faccia: “Mai, preferisco morire”.  Selina si era profusa in lacrime accasciata sul pavimento “Povera, povera Meredith, cosa ti è successo!?” aveva proclamato con voce affranta dalla commozione, ma i suoi occhi , si quegli occhi un tempo così limpidi, ridevano e bruciavano d'odio allo stesso tempo, fissi in quelli della cugina, portata via a forza dalle guardie.“Selina, perché?” si chiedeva ancora una volta Meredith mentre fuggiva. Ma la risposta era facile: il potere. Le due ragazze avevano da sempre amato appassionatamente lo studio. La casa dei Blanche traboccava di libri, piuttosto che di begli abiti, pizzi o merletti. In quella dimora di mercanti si sarebbero potuti trovare i più strani testi mai scritti da alchimisti, astronomi e matematici. Meredith dedicava intere giornate unicamente  allo studio, formulando strane teorie che annotava regolarmente su fogli che faceva poi rilegare. Un giorno di un paio di anni prima, Mr. Blanche aveva riportato da uno dei suoi viaggi uno strano libro, semisdrucito e parzialmente cancellato. Lo aveva acquistato insieme ad altri tomi di maggior pregio: il venditore si era rifiutato di vendere solo i pochi volumi di valore che possedeva e aveva preteso che il mercante comprasse in blocco tutti quelli che possedeva.Meredith aveva iniziato  a leggere il libretto con noncuranza, ma ben presto si era resa conto che conteneva teorie straordinarie. Aveva cominciato a passare intere giornate leggendo e rileggendo il manoscritto, annotando fogli, facendo strani calcoli, realizzando disegni sempre più complicati. In quei giorni aveva trascurato la propria famiglia e Selina,  ma tutti sapevano che la giovane Miss Blanche aveva di questi entusiasmi per libri, di cui poi dichiarava, dopo averli studiati a fondo, l'assoluta inutilità.Man mano che il tempo passava Meredith assumeva un'aria sempre più spiritata, divenendo  ogni giorno più magra, mentre nel suo sguardo brillava  una nuova, insolita luce. Selina aveva intuito che c'era qualcosa di diverso rispetto al passato nell'euforia della cugina, ma non avendo idea di che cosa si trattasse,  ne aveva chiesto lumi.Selina, l' unica confidente, la migliore amica di Meredith.La giovane non aveva altri a cui confidare le proprie scoperte: rivelò quindi alla ragazza ogni particolare, ogni dettaglio, convinta che avrebbe condiviso il suo entusiasmo per la incredibile rivelazione che le avrebbe fatto.Ma Selina aveva  intravisto possibilità completamente differenti nelle rivelazioni di Meredith. Un potere comporta sempre una scelta fra due estremi: può essere usato per il bene o per il male. Selina non si pose interrogativi etici: pensò unicamente di usarlo a proprio vantaggio.Ormai era calata la notte e l'aria era divenuta gelida. Meredith si avvicinò furtivamente al campanile. Gli inseguitori continuavano le proprie ricerche nel bosco, poco distante . La donna si avvicinò furtivamente alla costruzione. Si trattava di  un nascondiglio quanto mai sicuro: una chiesa sarebbe stato  l'ultimo posto dove qualcuno avrebbe pensato di cercare il manoscritto di una strega. La ragazza cercò qualcosa sotto una pietra nei pressi dell'entrata e tirò un sospiro di sollievo: la chiave che vi aveva celato era ancora al suo posto. Poi aprì rapidamente la serratura ed entrò, ma prima volse un ultimo sguardo all'esterno. Lontano, al limite estremo del cerchio di luce disegnato dalla luna, nel cortile della chiesa, c'era un ombra. Avanzava lentamente, ma infine fu perfettamente visibile: Selina, avvolta nel suo mantello, la stava osservando. Era sola. Forse l'aveva seguita tutto il tempo. Meredith si precipitò su per le scale della torre, immediatamente inseguita dalla rivale, che sembrava più in forze e ben determinata a fermare la cugina. Nessuna delle due aveva gridato o proferito parola. Meredith pensò che anche la sua nemica non volesse essere scoperta : sarebbe stata ben difficile spiegare la sua presenza in  quel posto, a quell'ora, mentre metà del paese stava inseguendo la condannata a morte. Forse voleva solo il libro...o forse..No, Meredith non mentì a sé stessa: voleva ucciderla, quello sguardo non lasciava dubbi, voleva il potere tutto per sé. Non sarebbe giunta a denunciarla altrimenti. Non sarebbe arrivata a tanto. Le due donne correvano stremate lungo la tortuosa scala a chiocciola, che sembrava snodarsi infinita. Si sentiva solo il rumore dei passi e il respiro rabbioso di entrambe. Meredith perdeva sempre più il proprio vantaggio. Giunta in cima divelse alcune assi con tutta la forza che le restava, mentre Selina si faceva sempre più vicina ed infine le fu addosso, proprio nel momento in cui stringeva il libro a sé. Le due donne lottarono furiosamente contendendosi il prezioso volume.“Lascialo Meredith, arrenditi! Sai che sono più forte” disse Selina “Vinceremo noi, non ha senso la tua lotta, sai come finirà tutto”“Ti sbagli, tu sei diventata pazza Selina, pazza. Sei stata ingannata da quell'essere, sei diventata una larva, non sei più tu”. Selina divenne furibonda  e tenendo il libro con tutte le proprie forze, caricò contro Meredith per spingerla a sbilanciarsi, sul bordo della ampia apertura della torre.. Ma calcolò male le distanze , urtò la corda delle campane con forza e finì invece lei stessa sul bordo pericoloso del campanile, trattenuta dal cadere solo dal libro che stringeva.  Il corpo sporgeva per metà sullo strapiombo del cortile, mentre un cupo rintocco risuonava nell'aria: il manoscritto di Meredith, aperto a metà, era conteso dalle due donne. Selina guardò Meredith, come per implorarla: “Aiutami!”, ma in quel momento il libro si spezzò in due e la donna precipitò dalla torre, nel buio. Il frastuono delle campane aveva messo in allarme la gente nelle abitazioni circostanti. Dall'alto  Meredith vide alcune fiaccole avvicinarsi alla Chiesa. Ben presto il punto in cui Selina avrebbe dovuto trovarsi fu chiaramente illuminato: non c'era alcuna traccia della ragazza, né del libro. Meredith strinse a sé la parte di manoscritto rimasta e si concentrò intensamente, divenne sempre più evanescente ed infine scomparve. Un gruppo di uomini risalì le scale a chiocciola per appurare quanto fosse accaduto, ma giunti in cima non trovarono nulla, anche se le campane continuavano ad ondeggiare, come scosse da un vento soprannaturaleLoach Castle, Scozia, Ottobre 2006“Quindi Luke, in realtà questo quadro è una allegoria. La donna bionda rappresentata sullo sfondo, che guarda Meredith in primo piano, rappresenta l'invidia, mentre invece...” Maggie si interruppe.“Luke mi stai ascoltando?”Luke Sarton si riscosse dal sogno ad occhi aperti, nel quale era precipitato. Aveva la sensazione di avere ascoltato la giovane proprietaria di Loach Castle, ma anche di avere assistito a qualcosa di completamente differente. . Aveva visto ancora una volta Meredith e con lei Selina, in un posto e  in un tempo completamente differenti. Una storia segreta narrata dal quadro che le rappresentava entrambe.Si sentì stordito. “Sono stanco” disse. “Ora vorrei ritirarmi nella mia stanza “ aggiunse in fretta e se ne andò via bruscamente, lasciando stupita la ragazza.[Continua...]Cap.1 -Una lettera Cap.2 -Il manoscrittoCap.3 -Tempus fugit Cap.4- La strega Cap.5 -Doppio legame Cap.6 -Mi sento fortunato! Cap.7 - Leggende Cap.8 -Loach Castle