Questa vita mi lascia talvolta talmente stupita, per cose che risultano poi essere banali, che mi sembra difficile credere di averne mai vissuto un'altra. Nonostante questo, trovo molto affascinanti le teorie su morte e reincarnazione e se c'è qualcosa di cui sono davvero convinta invece è che esista un karma. In teoria il karma è l'insieme delle conseguenze delle azioni compiute in una vita precedente, che determina come vivremo la vita attuale. Se in una vita precedente siamo stati virtuosi allora accederemo ad una più perfetta vita successiva, se invece abbiamo compiuto delle azioni negative le sconteremo nella esistenza seguente. Ciò che mi convince dell'esistenza del karma è che in qualche modo finisco sempre per fare gli stessi errori e in mancanza di questi, finisco sempre per scontarmi con lo stesso identico genere di persone, così simili, che non può davvero essere un caso. Tuttavia ho il sospetto che potrei anche vivere mille vite e non cambierebbe proprio nulla: quindi forse dovrei sperare che questa vita sia l'unica e la sola, o mi attende un eternità di scontri con emerite teste di rapa.Per quanto riguarda la mia idea su chi avrei mai potuto essere in una vita precedente, non ne ho davvero idea, ma lascio correre la fantasia. Quando ho letto il libro “Sette anni in Tibet”, la descrizione della vecchia Lahsa, prima dell'invasione cinese, mi è sembrata quella di una specie di paradiso. Perciò mi vedo come un monaco tibetano,con tanto di testa rasata e tunica multicolor: buddismo e psicologia sono molto simili, forse questo spiegherebbe perché in questa vita questa disciplina mi affascini tanto. Evidentemente non devo essere stata un mostro di virtù,altrimenti non sarei qui a lamentarmi: chissà, magari passavo troppo tempo a leggere i rotoli degli scritti buddisti, piuttosto che esercitarmi nella compassione.E voi chi immaginate di essere stati in una vita precedente?(nella foto: monaci shaolin)
