L'angolo di Jane

Cap.13 – Da due ad uno


Il rumore dei passi di Luke e Maggie risuonava per i vicoli ancora deserti di Redgrowe. Una fitta nebbia permeava l'aria e rendeva difficile orientarsi, ma la ragazza procedeva spedita fra le stradine del borgo di origine medioevale e l'uomo non poteva fare altro che affidarsi alla sua guida ancora una volta.“Sono solo le sette del mattino, credi che troveremo qualcuno disposto ad ascoltarci?” chiese Luke.“Si, la restauratrice da cui stiamo andando conosce molto bene Loach Castle ed i suoi segreti. E' lei che ha curato tutti i libri del museo della locanda. E' molto mattiniera, è probabile che sia già a lavoro.”“Deve essere davvero un'ottima amica se tu e Mary avete così tanta fiducia in lei” ribattè Luke“Non la definirei in questo modo. Sa essere una donna tutt'altro che piacevole. Ma ci sono persone con cui non puoi fare a meno di avere a che fare” disse Mary, fermandosi davanti alla bottega di un antiquario. “Caroline's antiques” lesse Luke sull'insegna.La ragazza spinse la porta del negozio ed entrò, seguita dall'uomo. Una donna anziana, dai folti capelli grigi raccolti in una treccia, emerse dal retro del negozio.“Margareth, che sorpresa. Quanto tempo è che non ci vediamo?” esclamò la donna fissando meravigliata i due nuovi venuti, per poi aggiungere “Che hai combinato questa volta?”“Ciao nonna” rispose secca la ragazza, deponendo i due mezzi manoscritti sul bancone di legno che li separava. “Credo che dovresti dare un'occhiata a questi...” disse Maggie, guardando la donna in attesa della reazione che sapeva avrebbe visto dipinta sul suo volto.L'anziana prese i due volumi incredula, con mani tremanti dall'emozione, poi fece un largo sorriso, come se all'improvviso avesse visto qualcosa a lungo cercato. Alzò lo sguardo verso i due ragazzi in attesa e per la prima volta sembrò notare Luke.“E tu chi sei giovanotto?” chiese come risvegliata da un sogno.“Mi chiamo Luke Sarton signora...” iniziò Luke“Ha provato a tradurre il libro, è lui che ci ha portato la parte mancante nonna” lo interruppe Maggie, come se questo avesse più importanza di qualunque qualifica che Sarton potesse aggiungere al proprio nome.“Luke...Sarton...” ripeté lentamente l'anziana. “L – S. Le tue iniziali coincidono con quelle riportate nel manoscritto.” disse la donna con evidente soddisfazione. Poi aggiunse “Credo che tu sia proprio in un bel guaio ragazzo!”Maggie e Luke riepilogarono quanto accaduto negli ultimi giorni, insistendo sulla necessità di riunire i due tomi, in modo da ottenere un volume unico. I due misero a conoscenza l'anziana del piano che avevano escogitato durante la notte e la donna sembrò rimuginarci sopra, non del tutto convinta.“Se qualcosa andasse storto, se capissero cosa avete in mente, le conseguenze sarebbero terribili e non sto parlando solo di quello che potrebbe accadere a voi o a me. I segreti del libro non devono cadere nelle mani sbagliate” chiarì Caroline.“Lo so nonna, ma ora non abbiamo scelta. Non ci sono altre soluzioni. Abbiamo pochissimo tempo. Devi aiutarci. Tu sai come riunire le due parti del libro. In fondo non hai atteso altro tutta la vita” insistette Maggie.“Già...” sospirò la restauratrice “Ma non avrei mai immaginato che saremmo arrivati ad una situazione come questa.” aggiunse guardando malinconicamente i libri.“E sia. Quello che deve essere fatto, va fatto.” disse poi risolutamente.Fece cenno ai due di seguirla sul retro del negozio, dove frugando in una scansia tirò fuori una scatola di legno intagliato. La donna ne estrasse delle forbici dorate, un coltellino dalla lama molto sottile, un rotolo di filo luccicante, simile a seta, ed un grosso, spesso, lungo ago.Poi indicò a Luke una sedia che si trovava alle spalle dell'uomo “Siediti caro, per favore. “Luke fece cenno che preferiva restare in piedi, voleva osservare ogni cosa con la massima attenzione.“Ti sei già accorto di essere legato al libro giusto? Ogni danno inferto al libro si riflette su di te” disse. Poi a dimostrazione della propria teoria prese il volume che Sarton aveva provato a tradurre e lo scosse con violenza sul tavolo.Le ginocchia di Luke si piegarono all'istante, facendolo cadere di schianto sulla sedia. L'uomo sentì il fiato mancargli e una serie di caldi brividi percorrergli tutto il corpo. Il dolore era così intenso che una lacrima uscì a forza dagli occhi a rigargli una guancia, mentre teneva le braccia strette attorno al busto, nell'inutile riflesso che avrebbe dovuto servire a proteggerlo da un ulteriore attacco. Dopo qualche minuto il dolore cominciò a scomparire progressivamente, fino a che l'uomo fu abbastanza lucido da guardare la donna con uno sguardo carico di risentimento: “Non era necessario. So che quel maledetto manoscritto ed io siamo uniti. E' stata una cosa inutile”.“No, non lo è stata Luke. Devi sapere cosa ti attende. Devi capirlo a pieno. Ora dovrò togliere le vecchie rilegature, questo non ti provocherà molto dolore. Ma poi dovrò ricucire insieme i libri.” disse prendendo in mano l'ago, simile a quello di un materassaio.“E credimi questo ti farà davvero molto male, molto più di quanto hai già provato. Potresti voler fuggire. Potresti essere violento e tentare di riprenderti il libro”Luke ripensò ai pochi istanti precedenti: se avesse potuto sarebbe scappato sul serio. Sentiva il panico soffocarlo al solo pensiero di ripetere l'esperienza.“No, resisterò. Sono più forte di quanto crede” disse per convincere sé stesso ancor più che la rilegatrice.“So che è quello che vorresti Luke. Ma non lo faresti. So quello che dico. Ho già rilegato una parte di questo libro tanti anni fa. Mia figlia e mio genero, i genitori di Maggie e Mary, avevano provato a tradurre la parte di manoscritto in loro possesso e ne erano rimasti schiavi come te. In un impeto di rabbia, dovuto alla frustrazione, provarono a distruggerlo, perché sentivano che il libro aveva catturato una parte della loro anima. Ma il risultato fu solo quello che hai potuto sperimentare poco fa. Così dovetti rilegare il volume, perché fin quando il libro non fosse tornato integro il dolore non sarebbe cessato del tutto, il danno inferto era troppo grave. Ci vollero sei persone per  tenerli fermi e impedire loro di buttarsi in strada sotto qualche macchina” disse Caroline, poi aggiunse“Maggie legalo allo sedia”Luke guardò la donna sconsolato, ma non si oppose.[Continua...]Per i capitoli precedenti guardare nel box laterale ,a destra, "Racconto a puntate"