L'angolo di Jane

Apologia del lettore (e della lettrice!)


Ti piace leggere? Allora sarai sicuramente additato come uno snob, un sognatore, un folle, un essere fuori dal mondo, un don Chisciotte, un perditempo, uno spendaccione, un fannullone, un asociale.Perché il libro ti isola dagli altri, riempie la tua testa di visioni, ti suggerisce idee balzane, ti porta in mondi sconosciuti, affrontando lotte impossibili, in posti dove il tempo si è fermato, dove il denaro non conta e puoi anche spenderne milioni, con la testa immersa in un volume, ma la mente lontano, lontano, dove non si sa.Quante volte lettore ti sei sentito criticato, perseguitato, additato come un LET-TO-RE, uno che non ha davvero niente di meglio da fare che perdere il proprio tempo circondato da pile di inutile carta?Ti sei sentito come se il libro che stringevi fra le mani fosse la pietra dello scandalo, il marchio a fuoco della tua colpa: LEGGERE. Il volume è diventato  un simbolo di appartenenza ad una società segreta. A volte li vedi gli altri lettori, con i loro libri, gettarti sguardi di complicità, come a dirti “anche tu?”. Così anche se non vi conoscete e non vi siete mai scambiati neanche due parole, ognuno di voi sa che l'altro sa. Non siete più due estranei, siete uniti nella fratellanza libresca. Con gli occhi rispondi “E' dura vero?”.Cenni di assenso “Ma come fanno a non capire?” e l'altro “Me lo chiedo sempre anche io”. Il tutto nel silenzio. Poi ognuno si allontana per la propria strada, un po' meno solo.Già perché tu leggi e quindi capisci.Ti fai domande, non sei quieto, non ti accontenti di risposte qualunque. E i tuoi occhi, apparentemente sempre chini su un libro, vedono non solo lontano, ma anche attraverso, spaziando fra il reale ed il possibile.Perché leggendo hai sperimentato le situazioni più assurde e complicate, conosci trucchi e inganni, espedienti e giochi di prestigio. Anche se a volte nella vita si travestono per non farsi riconoscere.Ma hai anche sognato, volato lontano, pensato tanto da farti venire mal di testa e le tue idee sono diventate come fate dalle ali fragili e sottili, ma capaci di scintillare nel buio e illuminare la notte.Non nasconderti più! Fai valere i tuoi diritti! Il diritto a pensare, chiedere, capire, sapere, immaginare, raccontare, ad esistere per come sei.Ricordati hai imparato la cosa più importante: anche se non sai tutto, sai sempre dove cercare...in un libro! (fossero anche solo le pagine gialle...)